Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - Nuovo giro di vendite sulle criptovalute dopo l'intervento della PBoC. La Federal Reserve pubblicherà questa sera verbali dell'ultima riunione di politica monetaria, con i dati sull'inflazione che mostrano un aumento dei prezzi generalizzato. Pesanti gli indici in Europa, con i futures USA che indicano un avvio in profondo rosso a Wall Street. In calo anche il petrolio, sui tentativi dell'Iran di vedersi revocare le sanzioni sul nucleare. Questi sono i market mover di mercoledì:
1. Cina blocca le criptovalute
Prosegue la forte svendita sul Bitcoin iniziata circa una settimana fa. Il token cede ora il -16% a $38.000 (nuovo minimo intraday), con oltre $300 miliardi bruciati in meno di 24 ore nell'intero mondo cripto. Il bitcoin segna ancora il +40% da inizio 2021 e il +320% negli ultimi 12 mesi.
Dopo il tweet di Musk nella scorsa settimana, ieri è arrivato il colpo della Banca centrale cinese la quale, insieme ad organismi del settore bancario cinese, ha avvertito le istituzioni finanziarie a "non condurre attività legate alla moneta virtuale", incluso il trading o lo scambio di valute fiat con il Btc.
Il tonfo del Btc ha avuto un effetto domino sulle altre controparti. Ether, la valuta digitale che alimenta la blockchain di Ethereum, perde al momento il -25% scendendo a $2.644, mentre il Dogecoin sta crollando del 28% a $ 0,36.
2. Focus su verbali della Fed
L'evento che attendono i mercati è il rilascio dei verbali della riunione di aprile da parte della Federal Reserve, anche se non sarà facile trovare nuove indicazioni rispetto a quanto detto nell'ultima settimana dai membri del FOMC Richard Clarida e Lael Brainard. Entrambi hanno reiterato che la Fed resterà ferma sulla sua politica attuale, nonostante si aspetti un aumento "transitorio" dei prezzi durante l'anno.
Intanto, il fenomeno inflazionistico è ormai centrale in molte economie, con i prezzi alla produzione del Regno Unito che sono aumentati al loro tasso più veloce in nove anni, sebbene i prezzi al consumo siano aumentati solo dell'1,5% su base annua, ancora al di sotto dell'obiettivo della Banca d'Inghilterra. I prezzi al consumo della zona euro sono rimasti sulle attese, mentre in Sudafrica il consenso è stato ampiamente superato.
Il Canada, primo paese G7 ad aver avviato un inasprimento della politica monetaria dopo la pandemia, pubblicherà il CPI alle 14:30 CEST.
3. Futures negativi a Wall Street
Le azioni statunitensi dovrebbero aprire in forte ribasso le contrattazioni di mercoledì spaventate dalla rinnovata vendite sulle cripto e da un nuovo aumento dei rendimenti delle obbligazioni statunitensi sui timori dell'inflazione.
La popolarità delle criptovalute presso gli investitori retail (l'universo cripto può contare su una capitalizzazione di mercato di oltre $ 2 trilioni) aumenta il rischio di vendita e porta ad una maggiore avversione al rischio anche su altre asset class.
Intorno alle 14:00 CEST, i futures Dow Jones cedono 300 punti, i futures S&P 500 segnano -45 punti, mentre i futures Nasdaq 100 indicano un ribasso di circa 200 punti. Attenzione al rendimento del titoli degli Stati Uniti a 10 anni, in salita del +1,3% all'1,663%.
4. Eurolistini in profondo rosso
L'azionario europeo si mette sulla scia di Wall Street e segna forti ribassi nel primo pomeriggio, con gli investitori sempre più cauti di fronte alle crescenti pressioni inflazionistiche che aumentano le possibilità di una stretta anticipata alla politica monetaria. Il Dax cede il -1,78%, il CAC 40 il -1,47%, mentre il Ftse 100 londinese perde l'1,38%.
Sul fronte macro, l'inflazione dell'area euro accelera in linea con le attese ad aprile, trainata dal forte aumento dei prezzi di energia e servizi. Secondo i dati diffusi da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, i prezzi al consumo nei 19 Paesi che condividono l'euro sono saliti dello 0,6% su mese e dell'1,6% su anno, in rialzo rispetto al +1,3% tendenziale di marzo.
A Milano, il FTSE MIB cede l'1,42% con Technogym (MI:TGYM) in forte ribasso dopo il collocamento del 5,96% da parte di Tgh, il terzo in tre anni. Secondo Reuters, il mercato teme in futuro ulteriori vendite di quote da parte del fondatore Nerio Alessandri, che farebbe scattare l'effetto "overhang" sulle azioni.
5. Greggio in calo su Iran
Brent e WTI sono in calo mercoledì dopo voci secondo cui cui l'Iran e i suoi partner negoziali avrebbero compiuto "progressi significativi" verso il ripristino dell'accordo delle Nazioni Unite sul nucleare, il quale dovrebbe andare di pari passo con la revoca delle sanzioni statunitensi.
Il diplomatico russo che ha fatto uscire l'indiscrezione ha successivamente respinto i commenti, ma il mercato si è già focalizzato sull'aumento delle esportazioni di greggio iraniano anche senza un accordo formale.
Attenzione ai dati del governo degli Stati Uniti sulle scorte di petrolio alle 18:30 CEST. In precedenza, l'American Petroleum Institute ha riportato un aumento delle scorte minore del previsto martedì, mentre le scorte presso il principale terminal di esportazione di Fujairah negli Emirati Arabi Uniti sono leggermente aumentate.