L’escalation del conflitto aumenta i rischi sui mercati: nell’analisi delle più importanti società globali di investimento, focus su materie prime, inflazione e influenze sulle decisioni delle banche centrali
Ucraina e Russia si incontrano in Bielorussia, ma nel frattempo a Kiev e in altre città del Paese si combatte. L’Occidente sembra compatto nell’invio di armi verso l’Ucraina e nel via libera alle sanzioni economiche, a cominciare dalla quasi totale esclusione delle banche russe dal circuito di pagamenti internazionale Swift. Per i mercati si apre un’altra settimana complicata e ricca di incognite. Ecco le analisi, i commenti e le view delle più importanti case di gestione del mondo, che stanno seguendo da vicino l’evolversi della situazione.
JP MORGAN: GLI IMPATTI SULL’ECONOMIA RUSSA
L’economia russa rischia di registrare un crollo del 20% nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi dell’anno come conseguenza delle sanzioni varate da Ue e Usa in risposta all’invasione in Ucraina. È quanto notano gli esperti di JP Morgan (NYSE:JPM) secondo cui la flessione per l’intero anno potrebbe essere nell’ordine del 3,5%. Sul fronte dei prezzi, gli economisti della banca americana ritengono che l’inflazione potrebbe attestarsi al 10% a fine anno con rischi significativamente orientati al rialzo. Da rilevare che questa mattina la banca centrale russa ha raddoppiato i tassi di interesse portandoli al 20% dal precedente livello del 9,5%...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge