Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il NASDAQ è sotto il mirino dei trader dopo il cambio di regime delle banche centrali, che in tutto il mondo stanno iniziando a stringere sugli stimoli monetari. Intanto, in Cina aumentano le restrizioni anti-Covid mentre Biden redige una nuova blacklist con 24 società cinesi. In Europa, il sentiment delle imprese non è proprio roseo, con l'inflazione che resta molto elevata. Ecco le principali notizie sui mercati finanziari di questo venerdì:
1. Tech sotto pressione
I titoli tecnologici potrebbero soffrire nuove pressioni di vendita dopo il -2,4% del NASDAQ Composite di giovedì. Sul comparto pesa il graduale inasprimento della politica monetaria delle banche centrali, che potrebbe porre fine ad un'era di denaro gratuito che ha favorito i titoli di crescita.
Gli investitori hanno venduto le posizioni da titoli growth non redditizi e hanno realizzato su titoli più difensivi e ricchi di liquidità come Apple (NASDAQ:AAPL), che ieri sera ha perso il 3,9%. Nonostante il set banca di ieri, il NASDAQ Composite ha più che raddoppiato il proprio valore di mercato dal marzo 2020.
Guardando i futures, il Nasdaq 100 è indicato in calo di 130 punti, il Dow Jones in rosso di 40 punti e -18 punti per lo S&P 500.
2. La Cina inizia a muoversi
Molti Paesi hanno adottato nuove misure restrittive per fermare la diffusione della variante Omicron, che secondo gli ultimi studi è oltre 70 volte più contagiosa della Delta. In Cina, la regione del Guangdong, compresa la sua Guangzhou, ha introdotto le prime (sebbene localizzate) restrizioni alla circolazione, mentre l'Italia ha fatto arrabbiare le colleghe europee ribadendo i test in entrata per coloro che arrivano dall'estero.
Notizie più positive arrivano dal Sud Africa, primo Paese ad identificare Omicron. Gli ultimi dati hanno indicato che i tassi di ospedalizzazione sono molto inferiori a quelli osservati nelle ondate precedenti. Tuttavia, gli esperti sanitari mettono in guardia dall'estrapolare troppo dai dati sudafricani, data l'inclinazione la popolazione molto giovane e la diffusione molto maggiore dall'ultima ondata Covid.
3. Nuova blacklist
Continua a inasprirsi il gioco di forza tra Washington e Pechino, dopo che il presidente Biden ha inserito 34 società cinesi nella blacklist delle aziende sanzionate, con gli investitori americani che non potranno operare di queste società.
Il motivo, violazione dei diritti umani, è lo stesso che ha portato al boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi invernali di Pechino. Nella lista nera, tra le altre, sono finite: Cloudwalk Technology, Dawning Information Industry (SS:603019), Leon Technology (SZ:300603), Megvii Technology, NetPosa Technologies (SZ:300367), SZ DJI Technology, Xiamen Meiya Pico Information (SZ:300188) e Yitu.
4. Kuroda segue Lagarde
La stretta sugli stimoli è proseguita durante la notte europea, con la Banca del Giappone che ha affermato che interromperà gli acuisti di titoli corporate nel mese di marzo, alla pari con la promessa fatta giovedì della Banca centrale europea di ridurre l'allentamento quantitativo da marzo 2022 in poi. Tuttavia, né la banca di Kuroda né Lagarde hanno accennato ad un aumento dei tassi di interesse nel 2022.
A soprendere il mercato in questo senso è stata la Banca centrale russa, che ha aumentato il tasso di riferimento di altri 100 punti base all'8,5%. La misura segue gli aumenti di Norvegia, Regno Unito e Messico.
5. Inflazione ancora al picco
Le ombre continua ad aggravarsi nella più grande economia europea: le aspettative delle imprese tedesche, misurate dall'indice Ifo Business Climate, sono diminuite per il quinto mese consecutivo a dicembre, con l'indice principale, che incorpora le condizioni attuali, sceso ai minimi da marzo.
Intanto l'inflazione nell'Eurozona è rimasta molto elevata (4,9%), allo stesso ritmo di ottobre, indicando che (forse) il picco inflazionistico nell'area euro potrebbe aver raggiunto il suoi massimo, sempre che il contesto energetico non presenti sorprese viste le ultime tensioni tra Russia e Usa.