Investing.com -- Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che autorizza Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP) a vendere tutte le sue attività in Russia. Ad annunciarlo è stato il Cremlino stesso con un comunicato pubblicato venerdì sul sito web del governo russo.
“Sono consentite le transazioni che comportano la costituzione diretta e/o indiretta, la modifica, la cessazione o l'ingombro dei diritti di proprietà, l'uso e/o la cessione del 100% delle azioni di Banca Intesa Joint-Stock Company (la controllata del gruppo)”, si legge nel documento.
Il 16 marzo scorso, in seguito allo scoppio del conflitto sul territorio ucraino, Intesa Sanpaolo comunicava di avere 28 filiali e 980 dipendenti in Russia, con crediti alla clientela russa pari a circa l’1% dei crediti a clientela totali del gruppo Intesa Sanpaolo.
Dopo l'inizio della guerra, la banca ha però interrotto l’emissione di nuovi finanziamenti ai clienti russi e gli investimenti nelle attività locali, riducendo la sua esposizione verso la Russia di oltre il 75%, dagli oltre 2,7 miliardi di euro del giugno 2022, portandola ad appena lo 0,2% del totale dei prestiti alla clientela.
Ma, dopo che la Russia ha avviato quella che chiama "operazione speciale" e il conseguente inasprimento delle sanzioni internazionali, le aziende occidentali hanno cominciato a lasciare il territorio. Per questo motivo, Mosca ha costantemente inasprito i requisiti di uscita dal Paese. Il via libera ad Intesa Sanpaolo potrebbe dunque rappresentare un cambio di rotta, spianando la strada ad altri istituti finanziari decisi ad abbandonare la Russia.
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