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Italia alle prese con spread e rating debito, tassi globali alla rovescia ma non può durare

Pubblicato 09.10.2023, 09:58
© Reuters.  Italia alle prese con spread e rating debito, tassi globali alla rovescia ma non può durare

Non è più tanto lo spread ma il costo del debito a pesare sul giudizio in arrivo di S&P, Fitch e Moody’s. La curva invertita dei tassi globali genera incertezza e volatilità ma non può durare ancora troppo a lungo

Nel mirino di mercati e investitori che guardano all’Italia non c’è più tanto lo spread, vale a dire il differenziale di rendimento tra il BTP italiano a 10 anni e l’equivalente Bund tedesco, che per oltre un decennio è stato il termometro della sostenibilità e dell’appetibilità italiane, ma il debito stesso, la sua dimensione e soprattutto la dinamica del suo costo. A 200 punti lo spread è lontano dai livelli di guardia, ma un rendimento del 5% qualche campanello d’allarme invece lo fa suonare. Con un Bund che rende zero o anche a -0,7%, come appena poco tempo fa, 200 punti vuol dire pagare l’1,5% di interesse a 10 anni, mentre con il decennale tedesco al 3% vuol dire appunto il 5%.

SOTTO ESAME LA SOSTENIBILITA’ A LUNGO TERMINE

Il rendimento chiesto dagli investitori per comprare sul mercato debito italiano non si scarica immediatamente sul suo costo, per vederne i primi effetti ci vogliono diversi trimestri e perché diventi insostenibile servono anni. Ma le grandi agenzie di rating che tra il 20 ottobre e il 17 novembre daranno i loro voti in termini di rating all’Italia mettono le cose in prospettiva, e valutano appunto la sostenibilità di medio-lungo termine. Oggi i giudizi rientrano nella categoria Investment Grade: Standard & Poor’s che sarà la prima oggi assegna un BBB con outlook stabile, come anche Fitch che seguirà il 17, e anche Moody’s con il suo Baa3, che però ha già avvertito come l’Italia rischiasse di perdere questo status e scivolare in area High Yield, che qualcuno preferisce chiamare ‘junk’, che vuol dire rischio e rendimento elevati...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge


Ultimi commenti

Ma quando governavano Conte e Draghi che continuavano a gonfiare in debito pubblico nessuno si è mai posto il problema. Adesso invece si “scopre” che l’Italia potrebbe avere un problema di sostenibilità del debito. Perdindirindina! Fortuna che ci sono questi maestri della finanza al Mondo!
Senza contare i debiti fatti da Conte Gualtieri e non conteggiati come i 300mld di garanzie alle imprese: le banche hanno fatto rifinanziare i loro clienti più rischiosi e problematici.
Problema endemico mai risolto.la differenziazione territoriale fra nord e sud! Come possono tre regioni mantenere tutto il resto come! Se non continuando a generare debiti all'infinito.
3 regioni che farebbero? allora io che ci vado a fare a lavorare? che pago a fare le tasse? roba da matti
Paese da 3 mondo ...che fallisca e che ci governino i Tedeschi
Tedeschi si scrive senza maiuscola. ovvero tedeschi. vai a scuola in Germania.
Abbiamo fatto i compiti con l'Ucraina, adesso il supporto a Israele, poi tutti allineati contro la Cina contro i nostri interessi. Ora arrivano Blackrock che si compra i rigassificatori e le agenzie di rating ci fanno a pezzi per finire di spolparci.
I soliti sinistri....
Popolazione in declino ed economia che stenta a crescere, di problemi ne abbiamo, ma nel resto d’Europa non sono messi poi tanto meglio.
l importante che i politici abbiamo i soldi per alzarsi lo stipendio 🤡
salta il banco
governi italiani da terzo mondo
dagli anni 60 in poi
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