Oggi le grandi compagnie sono percepite come “Gigante Cattivo” ma secondo Kairos possono dare un forte contributo alla transizione verso l’energia pulita mobilitando investimenti ingenti, dal solare all’eolico
Anche se in declino, il petrolio resterà una fonte di energia importante ancora per molti anni, e forse quelle che oggi chiamiamo società petrolifere domani saranno le “Società dell’Energia”. Lo sostiene un’analisi del nuovo numero di EnSiGn Matter, la rubrica per comprendere la finanza sostenibile e approfondire i principali temi ESG di Kairos, del gruppo Julius Baer, a cura di Massimiliano Comità, Co-Portfolio Manager di KIS ActivESG. Oggi gli investitori in asset sostenibili guardano alle Oil Company come al Grande Gigante Cattivo, e non hanno tutti i torti, dato che oggi il petrolio e il gas sono colpevoli della maggior parte delle emissioni di CO2 del pianeta.
VOGLIA GLOBALE DI RINNOVABILI
Ma secondo l’esperto di Kairos i giganti petroliferi, pieni di dollari da investire, non rimarranno insensibili alla voglia globale di fonti rinnovabili. Già oggi le compagnie petrolifere non sono completamente estranee alle rinnovabili, investono in solare, wind onshore e offshore, biomassa, sono i principali attori dell’idrogeno blu e nelle loro stazioni di servizio stanno installando colonnine di ricarica per le auto elettriche. Ma l’energia prodotta da fonti alternative di queste compagnie rimane ancora intorno all’1% e il distacco dalle Utility è cospicuo, se si pensa che la sola Iberdrola (MC:IBE) ha installato una potenza maggiore dei Big Oil messi insieme...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge