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La Banca del Canada affronta un dibattito interno sui rialzi dei tassi tra i timori dell'inflazione

EditorNikhilesh Pawar
Pubblicato 13.11.2023, 15:09
© Reuters.

OTTAWA - La Banca del Canada è attualmente alle prese con la sfida di controllare l'inflazione, un problema persistente dalla fine del 2021. Sono emerse divisioni interne tra i membri in merito alla linea d'azione necessaria per raggiungere l'obiettivo di inflazione del 2%. Mentre alcuni membri, durante la riunione di ottobre, si sono espressi a favore di ulteriori rialzi dei tassi, altri ritengono che il mantenimento dell'attuale tasso di policy del 5% possa essere sufficiente.

Avery Shenfeld, Chief Economist di CIBC, nella sua nota settimanale di venerdì, ha evidenziato queste divisioni e ha sottolineato che la fragilità dell'economia potrebbe giocare un ruolo nell'influenzare i tassi di interesse e la gestione dell'inflazione. Ha richiamato l'attenzione sui fattori che contribuiscono all'inflazione, come i prezzi del petrolio e gli aumenti salariali, che secondo lui si autocorreggeranno nel tempo. Tuttavia, Shenfeld ha anche rilevato la persistenza dei costi degli alloggi, che rimangono elevati e in gran parte non influenzati dai tassi di interesse.

Nonostante un leggero calo dei prezzi delle case, i canadesi continuano ad affrontare l'aumento dei costi dei mutui e degli affitti a causa dei tassi di interesse elevati. Tiff Macklem, governatore della Banca del Canada, ha suggerito che si potrebbero prendere in considerazione tagli dei tassi se l'inflazione di base mostrasse segni di diminuzione prima di raggiungere l'obiettivo del 2%. Attualmente, il tasso d'inflazione canadese è stato registrato al 3,8% a settembre, con misure core comprese tra il 3,5% e il 4%. CIBC prevede un calo dell'inflazione core a causa del rallentamento dell'attività economica.

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La fiducia dei consumatori ha subito un colpo significativo, in particolare nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni, che è fortemente indebitata e non ha mai sperimentato livelli di inflazione così elevati. Le loro abitudini di spesa, unite alle attuali tensioni finanziarie, potrebbero potenzialmente avere un impatto negativo sui consumi.

L'analisi ha anche fatto riferimento a fattori inflazionistici transitori, come l'impennata dei prezzi del petrolio dovuta al conflitto tra Hamas e Israele, che ha iniziato a ridursi in seguito all'aumento della domanda globale. Il consenso della Banca sulla lentezza della crescita economica è chiaro; tuttavia, permane una divisione sul modo migliore per affrontare l'inflazione senza danneggiare ulteriormente l'economia.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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