Massimiliano Comità (Kairos) illustra le ricadute positive degli investimenti previsti dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza italiano che si inserisce nell’ambito del più ampio Green Deal europeo
Investimenti per 1.800 miliardi di euro. A tanto ammonta l’insieme del piano Next Generation EU e del bilancio europeo per finanziare digitalizzazione, trasformazione energetica, educazione e ricerca, infrastrutture sostenibili, inclusione e coesione, sanità. “Sebbene siano molti meno dei due piani varati dagli Stai Uniti per un totale di 4.900 miliardi di dollari, riteniamo che la questione sulla tassonomia, sull’SFDR, sugli RTS e i PAI potranno indirizzare più capitali verso gli investimenti verdi di quanto la Fed stia stampando. Con un effetto non circoscritto all’Europa”, fa sapere di Massimiliano Comità, Portfolio Manager di Kairos.
LE DUE PRINCIPALI LINEE GUIDA DELL’EUROPA
L’Europa ha stabilito due linee guida principali riguardo ai PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza) che verranno presentati: agli obiettivi climatici dovrà essere destinato almeno il 37% degli investimenti mentre alla digitalizzazione la quota non potrà risultare inferiore al 20%. “Entro la fine di questo mese dovranno essere presentati i PNRR per essere poi completati entro il 2026. Previsti due aggiornamenti l’anno, durante i quali l’Europa verificherà lo stato avanzamento lavori e il raggiungimento degli obiettivi, condizioni necessarie per ricevere le risorse: il primo stanziamento, se tutto procede come previsto, sarà all’inizio del secondo semestre e pari al 13% dell’ammontare richiesto”, spiega il manager di Kairos...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge