Gli investitori digeriscono i dati sull’inflazione usciti in Eurozona e in USA, dove il PCE a luglio è rimasto fermo. L’euro si riporta sotto quota 1,09, FTSE Mib sempre a ridosso di quota 29.000, petrolio in buon rialzo
Le principali piazze azionarie europee si mantengono in territorio positivo dopo gli attesi dati sull’inflazione ad agosto nell’Eurozona e quello USA di luglio misurato dal PCE. La prima è rimasta stabile al 5,3% anno su anno contro attese di un calo al 5,1%, mentre il tasso core si è leggermente attenuato al 5,3% dal 5,5% di luglio, delineando un quadro che potrebbe complicare li processo decisionale della Bce. Anche l’indicatore americano, che esclude alimentari e energia, a luglio è rimasto fermo allo 0,2% sul mese ed è appena aumentato in linea con le attese al 4,2% sull’anno.
Sul fronte corporate da segnalare UBS che sale ai massimi da fine 2008 dopo aver battuto le attese nella trimestrale e aver alzato gli ambiziosi obiettivi di taglio dei costi a oltre 10 miliardi di dollari. In calo invece Pernod Ricard (EPA:PERP) dopo I risultati annuali della società che detiene i brand Mumm e Absolut.
A Milano l’indice FTSE MIB continua a viaggiare a poca distanza dal livello chiave dei 29.000 punti con Cnh Industrial (BIT:CNHI) e Iveco Group in deciso rialzo, mentre sul fronte opposto dopo i recenti guadagni è in netto calo Saipem (BIT:SPMI), che ha collocato un bond equity-linked per 500 milioni. Anche Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) si muove in territorio negative dopo aver annunciato un’offerta di riacquisto in tutto o in parte di un bond perpetual.
Sugli altri mercati, l’euro perde terreno e torna sotto quota 1,09 contro dollaro mentre il prezzo del petrolio si muove in buon rialzo tra gli 83 e oltre gli 86 dollari al barile nelle due versioni WTI e Brent. In calo i rendimenti dei principali titoli di Stato con il BTP italiano appena sopra il 4,1% e il Bund tedesco sopra il 2,56%.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge