Investing.com - I dati sull’inflazione degli Stati Uniti e della zona euro contribuiranno a definire le aspettative sui tassi di interesse mentre i banchieri centrali si riuniscono in Portogallo per il forum annuale della Banca Centrale Europea. Anche i dati economici della Cina saranno sotto i riflettori, dato che la ripresa della seconda economia mondiale vacilla, e anche gli eventi in Russia saranno seguiti da vicino dopo che un tentativo di insurrezione ha messo in discussione la presa del potere del presidente Vladimir Putin.
1. Dati statunitensi
Venerdì gli investitori riceveranno un nuovo aggiornamento sul possibile percorso futuro dei tassi di interesse con la pubblicazione dei dati di maggio sull’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Federal Reserve.
Nei 12 mesi fino ad aprile, l’indice dei prezzi PCE e il tasso core sono rimasti ben al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla Fed.
I dati sull’inflazione alimenteranno le aspettative degli investitori in merito alla prossima decisione della banca centrale di luglio, dopo che la banca ha sospeso i rialzi dei tassi nella riunione di giugno ma ha segnalato che sono previsti altri rialzi.
Prima di ciò, martedì è previsto l’ultimo report sulla fiducia dei consumatori, dopo che l’indice ha toccato un minimo di sei mesi a maggio. Si prevede che l’indice di giugno sia in aumento.
Martedì è prevista anche la pubblicazione dell’indice nazionale dei prezzi delle case Case-Shiller. L’indice è salito dello 0,4% a marzo dopo aver aggiustato le fluttuazioni stagionali.
2. Il primo semestre si avvia alla conclusione
Il secondo trimestre di quello che finora è stato un anno turbolento per i mercati si sta concludendo. L’anno è iniziato con un’esplosione di ottimismo per la ripresa cinese post-COVID, una maggiore resistenza dell’economia globale e il sollievo per il possibile picco dell’inflazione.
Da allora, la crisi bancaria statunitense, il crollo di Credit Suisse e la lotta per contenere l’inflazione hanno fatto sì che gli ultimi sei mesi sembrassero molto lunghi per i mercati.
Il clamore suscitato dall’intelligenza artificiale (IA) ha reso le Big Tech le migliori del 2023, con un guadagno del 75%. Ma è stato un anno difficile per il resto del mercato, se non in sacche specifiche come le azioni giapponesi e il segmento europeo del lusso.
Sorprendentemente, considerando le turbolenze del settore, l’unico asset che si è avvicinato ai rendimenti del Big Tech è Bitcoin, che ha registrato un guadagno del 73% a fronte di una perdita del 20% nel secondo semestre 2022.
3. Inflazione nella zona
Venerdì la zona euro pubblicherà i dati preliminari sull’inflazione per il mese di giugno. Mentre si prevede una moderazione del tasso d’inflazione globale, l’inflazione sottostante dovrebbe registrare un aumento, sottolineando la sfida che la BCE deve affrontare.
La Presidente della BCE Christine Lagarde ha assunto un tono più aggressivo del previsto in seguito all’ultima riunione politica della banca, ribadendo che i tassi dovranno essere nuovamente aumentati per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% della BCE e che “saranno mantenuti a questi livelli per tutto il tempo necessario”.
Gli operatori scommettono ora su un rialzo a luglio da parte della BCE e si aspettano un’altra mossa entro ottobre che porterebbe i tassi al 4%.
Gli investitori avranno la possibilità di ascoltare la Lagarde, insieme al presidente della Fed Jerome Powell e ad altri capi delle banche centrali mondiali, in una tavola rotonda che si terrà mercoledì a Sintra, in Portogallo, in occasione del forum annuale della BCE. L’inflazione sarà probabilmente al centro di questo scambio.
4. PMI cinesi
Venerdì la Cina pubblicherà l’indice dei responsabili degli acquisti per il mese di giugno, e si prevede che i dati contribuiranno ad alimentare la tesi secondo cui la ripresa della seconda economia mondiale starebbe perdendo slancio.
La scorsa settimana la Cina ha tagliato i suoi parametri di riferimento per i prestiti nel tentativo di sostenere la crescita, ma le preoccupazioni per il mercato immobiliare hanno fatto sì che l’allentamento non fosse così ampio come previsto.
Le cattive notizie potrebbero essere prese come positive, se gli operatori le considerano un modo per spingere le autorità a offrire maggiore sostegno all’economia, a patto che alla fine arrivi.
Ma se le speranze sono alte, la pazienza si sta esaurendo: Diverse banche d’investimento globali hanno tagliato le previsioni di crescita del prodotto interno lordo della Cina per il 2023 dopo che i dati economici di maggio hanno disatteso le previsioni.
5. Le turbolenze in Russia
Gli investitori terranno d’occhio gli sviluppi in Russia tra le preoccupazioni per il potenziale impatto sui beni rifugio come i Treasury statunitensi e sui prezzi delle materie prime, dopo il tentativo di insurrezione di sabato.
I mercenari russi guidati da Yevgeny Prigozhin, ex alleato di Putin e fondatore dell’esercito di Wagner, sono avanzati fino a Mosca dopo aver conquistato la città di Rostov, prima di interrompere bruscamente il loro avvicinamento.
“Resta certamente da vedere cosa accadrà nei prossimi giorni o due, ma se rimane l’incertezza sulla leadership in Russia, gli investitori potrebbero buttarsi sui beni rifugio”, ha detto a Reuters Gennadiy Goldberg, responsabile della strategia dei tassi statunitensi presso TD Securities a New York.
Goldberg ha aggiunto che, nonostante la deescalation, “gli investitori potrebbero rimanere nervosi per la successiva instabilità e potrebbero rimanere cauti”.
Altri analisti hanno visto poche reazioni, dato che la situazione sembrava disinnescata. Rich Steinberg, chief market strategist del Colony Group di Boca Raton, in Florida, ha detto a Reuters che “i mercati tratteranno questo come un altro rischio geopolitico” e che “alcuni nervi tesi sono stati calmati nel breve periodo” dalla distensione.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters