OTTAWA - I dati sull'inflazione canadese hanno mostrato oggi risultati contrastanti: l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito al 3,4%. Al contrario, il CPI core, che esclude le voci volatili ed è spesso considerato un indicatore più stabile, ha registrato un aumento su base annua del 2,6%. Tuttavia, su base mensile, il CPI core ha registrato un calo dello 0,5%.
In mezzo a questi dati, anche le misure specializzate dell'inflazione della Banca del Canada hanno presentato tendenze divergenti. Il CPI-trim, che elimina i movimenti più estremi dei prezzi, è salito al 3,7%. Nel frattempo, il CPI-mediano, che mostra il tasso di inflazione mediano tra le componenti del CPI, è rimasto stabile al 3,6%. Entrambe le misure sono attualmente al di sopra dell'obiettivo di inflazione della banca centrale del 2%.
Gli ultimi dati sull'inflazione hanno implicazioni significative per la politica monetaria del Paese. Poiché l'IPC principale e gli altri indicatori chiave dell'inflazione si mantengono al di sopra dell'obiettivo, la probabilità di un taglio dei tassi di interesse in occasione della prossima riunione della Banca del Canada del 24 gennaio è diminuita. Gli operatori di mercato valutano ora la probabilità di una riduzione dei tassi solo al 19%, segnalando un cambiamento nelle aspettative dei responsabili politici alle prese con le persistenti pressioni inflazionistiche.
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