Di Mauro Speranza
Investing.com – Aumentano le vendite sui principali indici europei mentre scambiano in rosso anche i future di Wall Street, con l’aumentare dell’incertezza circa le parole di Jerome Powell attese per oggi nel corso del Simposio di Jackson Hole.
Particolarmente negativo il Ftse Mib con una flessione dell’1%, ‘accompagnato’ dall’IBEX 35 (-1,05%), mentre il rosso aumenta anche sul Dax, sul Ftse 100 e sul Cac 40.
I mercati, dunque, sembrano non più così certi circa le indicazioni di una politica ancora più ‘dovish’ che potrebbero arrivare dal discorso di Jerome Powell, previste per le 15.10 ora italiana, circa le scelte future della Federal Reserve.
“La rilevanza del discorso di Powell ha trasceso i media specializzati, che hanno anticipato per giorni che il presidente della Fed annuncerà i cambiamenti nel modo in cui la banca centrale statunitense combatterà d'ora in poi la bassa inflazione. È molto probabile che Powell annuncerà che la Fed è disposta a lasciar ‘correre’ l'inflazione per un po' di tempo al di sopra dell'obiettivo del 2% prima di alzare i suoi tassi di interesse di riferimento”, spiegano da Link Securities.
“Inoltre, Powell dovrebbe annunciare i nuovi strumenti che la Fed intende utilizzare per spingere questa variabile verso l'alto. Le aspettative sono alte, quindi se Powell non dovesse intervenire, gli indici statunitensi, che sono in aumento da giorni, potrebbero scendere, trascinandosi dietro i principali indici azionari europei", aggiungono gli esperti.
Sono dello stesso parere in Renta 4: "Powell offrirà la sua visione più aggiornata sull'economia e sulla politica monetaria degli Stati Uniti, dove ci aspettiamo un rinnovato impegno a continuare ad iniettare stimoli in caso di necessità. L'attenzione si concentrerà principalmente sulle possibili modifiche al suo obiettivo di inflazione, che potrebbe passare dal 2% vigente dal 2012 a un obiettivo più flessibile, suggerendo che potrebbe consentire un temporaneo e lieve aumento dell'inflazione al di sopra di tale livello e che quindi un'inflazione >2% non porterebbe necessariamente a un aumento dei tassi, che rimarrebbe basso per diversi anni”.
“In realtà, quello che la Fed sta cercando è che il mercato del lavoro ritorni ai livelli precedenti la pandemia, quando il tasso di disoccupazione era al minimo del 3,5% contro l'attuale 10,2%”, aggiungono questi analisti.
A Jackson Hole, anche il governatore della Banca d'Inghilterra (BoE), Andrew Bailey, e il capo economista della Banca centrale europea (BCE), Philip Lane, faranno interessanti apparizioni.
“Il rischio principale per i mercati azionari (che hanno continuato ad avanzare durante la settimana nonostante l'aumento dei TRI) è che i discorsi dei banchieri centrali saranno meno ‘dovish’ del previsto", avverte Renta 4.
José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, afferma che "quello che dicono, o meglio come lo prende il mercato, può essere molto volatile. Si prevede che sarà molto ‘dovish’, che parlerà di nuovi obiettivi di inflazione favorevoli al mercato e che l'economia dipenderà dal virus, ma che le banche saranno pronte a fare quello che sarà necessario”.