Un commento Macro Insight a cura di Jitania Kandhari ripercorre le serie storiche di obbligazioni e azioni per sottolineare i vantaggi di diversificazione e protezione dal rischio di un’allocazione ripartita
Negli ultimi due decenni gli investitori in azioni e bond hanno beneficiato di rendimenti strutturalmente in calo, che hanno fatto crescere le valutazioni, con una deviazione dalla storica correlazione negativa tra i due mercati, destinata ad attenuarsi nel 2024, aumentando i benefici della diversificazione e abbassando quelli di ribasso. Due anni dopo che entrambe le asset class hanno generato ritorni negativi, che ora si prospettano invece positivi, con un ritorno della validità di un portafoglio 60/40 tra azioni e obbligazioni, confermata anche dall’analisi storica di dati su un arco di 200 anni.
UN TREND PREVISTO GIÀ A INIZIO DEL 2023
Sono le conclusioni di un Macro Insight di Morgan Stanley (NYSE:MS) IM a cura di Jitania Kandhari, Deputy CIO, Solutions & Multi Asset Group, Head of Macro & Thematic Research, Emerging Markets, Portfolio Manager, Passport Equity. L’esperta sottolinea che l’analisi storica suggerisce una probabilità dell’80% di ritorni positivi a due anni di distanza di un anno di performance negativa sia dei bond che delle azioni, come nel 2022, quando le obbligazioni non hanno fatto da ammortizzatore alla flessione delle Borse e il portafoglio 60/40 ha sofferto un calo del 17,5%, la peggior performance dal 1937. Già a inizio del 2023 Morgan Stanley IM aveva previsto un ritorno della strategia 60/40, poi confermato da un rialzo del 26,3% dello S&P 500 e da un ritorno del 3,6% dell’investimento in Treasury a 10 anni, il che si è cifrato in un +17,2% per il portafoglio 60/40, ben sopra la media storica di +7,8%...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge