Investing.com - La crisi politica italiana questa settimana ha dominato l’attenzione dei media e dei mercati. I mercati azionari e dei bond in tutto il mondo sono stati nervosi negli ultimi giorni, in un clima di apprensione per la terza economia della zona euro.
Gli investitori sono stati spaventati dalla possibilità di elezioni imminenti e dal fatto che la partecipazione del paese all’Unione Europea e alla moneta unica possa essere messa in dubbio.
Tuttavia, le notizie circa nuovi sforzi per formare un governo hanno contribuito ad allentare i timori negli ultimi giorni.
Oggi l’Italia attende la decisione del leader di destra Matteo Salvini, chiamato a scegliere se partecipare al tentativo dell’ultimo minuto per formare un governo ed evitare delle elezioni lampo che sarebbero centrate sull’appartenenza alla zona euro.
Salvini, a capo del partito di destra, la Lega, ha dichiarato che prenderebbe “seriamente in considerazione" l’offerta di ieri del leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio di provare nuovamente a formare un governo insieme.
Il primo tentativo compiuto dalle due principali forze anti-establishment è stato bocciato domenica dal Presidente Sergio Mattarella che ha rifiutato il loro candidato al Ministero dell’Economia, l’economista 81enne Paolo Savona, che si era schierato con decisione contro la moneta unica.
Mattarella ha poi nominato l’ex funzionario del Fondo Monetario Internazionale Carlo Cottarelli per formare un governo temporaneo di esperti per traghettare il paese verso le nuove elezioni. Ma finora Cottarelli non è riuscito a formulare una proposta valida.
Di Maio, il cui partito dei 5 Stelle è stato il principale partito singolo ad uscire vincitore dalle inconcludenti elezioni del 4 marzo, ha invitato Salvini ad abbandonare la sua idea di Savona per l’economia ed ha accettato di dargli un altro ruolo nel prossimo governo.
I titoli italiani sono al rialzo per il secondo giorno consecutivo questo giovedì, tra i segnali di un compromesso per evitare le elezioni che potrebbero essere dominate dalla questione dell’appartenenza all’euro, notizia che ha calmato gli investitori.
I costi di prestito, intanto, sono scesi. Il rendimento dei bond governativi a due anni italiani, al centro del recente selloff, è sceso al minimo dello 0,816% dal massimo del 2,7% di inizio settimana.
Intanto, l’euro continua a registrare un’impennata, raggiungendo il massimo giornaliero di 1,1724. Ieri è schizzato dell’1,1%, il secondo aumento giornaliero maggiore di quest’anno. La valuta è crollata a 1,1510 martedì, il minimo dalla fine del luglio 2017.
Gli ultimi sviluppi giungono in un clima di calma sui mercati finanziari dopo il tonfo di martedì, quando le preoccupazioni degli investitori hanno causato l’aumento giornaliero più alto dal 1992 del rendimento dei bond a 2 anni italiani, pesando sul tasso di cambio dell'euro.
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