Tom Wilson, Head of Emerging Market Equities di Schroders (LON:SDR), spiega che un insieme di fattori, dal caro commodity a un dollaro forte, si aggiungerà agli effetti della crisi ucraina e peserà sulle economie emergenti
Prima dell’invasione russa dell’Ucraina Schroders prevedeva una prima metà del 2022 complessa per i Mercati Emergenti, date le condizioni finanziarie globali in inasprimento e l’affievolirsi del sostegno fiscale. La crescita globale era robusta, ma in rallentamento e l’inflazione si stava dimostrando più vischiosa del previsto. Ma c’erano ragioni per essere positivi, perché i rendimenti e le valute emergenti avevano prezzi attraenti e si prevedeva un rallentamento dell’inflazione nella seconda metà dell’anno.
APPROCCIO PIÙ CAUTO E DIFENSIVO
Tom Wilson, Head of Emerging Market Equities di Schroders, spiega che la guerra iniziata il 24 febbraio, con le gravi implicazioni per la Russia ma anche per la crescita globale, ha indotto la storica casa ad adottare un approccio più cauto e difensivo. La Russia sta affrontando una grave recessione, per la combinazione di sanzioni e del ritiro di aziende e clienti occidentali. Russia e Ucraina rappresentano meno del 2% del PIL globale, ma il conflitto potrebbe avere conseguenze importanti sull’economia globale per il suo impatto sui mercati delle materie prime...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge