Di Alessandro Albano
Investing.com - Con lo spread Btp Bund in calo a 130 punti base e il FTSE MIB di nuovo oltre i 27 mila punti, la rielezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato ha calmato le prospettive d'instabilità politica, permettendo all'Italia di continuare sul piano di riforme intrapreso dall'attuale governo di ampia maggioranza.
"Una prosecuzione del governo di unità nazionale di Mario Draghi almeno fino al 2023 porterà ad ulteriori progressi sul campo delle riforme, sosterrà la ripresa economica e garantirà un afflusso continuo di finanziamenti dall'UE in merito al piano di ripresa", afferma Dennis Shen, analista di Scope Ratings.
Nonostante un pesante debito/Pil, il tasso di crescita del Paese è aumentato del 6,5% nel 2021 secondo le prime stime Istat, mentre l'obiettivo per il 2022 resta una crescita superiore al 4%. Ma con le elezioni politiche che incombono (tra poco più di un anno), i fondi europei da poter spendere fino al 2026, e le molte riforme da attuare (tra cui giustizia, amministrazione e pensioni) lo spazio di manovra diventa sempre più stretto e aumenta l'incertezza per il dopo-Draghi.
“Lo spazio di Draghi per riforme significative è limitato, dato che il sostegno di cui ha bisogno in parlamento per governare potrebbe indebolirsi man mano che i partiti intensificano le campagne elettorali prima delle elezioni del 2023, anche se possiede una possibile carta vincente per minacciare di staccare la spina al governo se il parlamento dovesse bloccarsi", spiega l'esperto dell'agenzia di rating.
Per Paolo Pizzoli, economista senior di ING (AS:INGA), nel breve termine la coppia Mattarella/Draghi garantirà "il proseguimento dell'attività di governo e l'attuazione degli investimenti", con "bassi rischi" per la stabilità dell'esecutivo. Tuttavia, guardando più avanti, "a causa delle dinamiche che hanno portato alla rielezione di Mattarella, il quadro politico sarà probabilmente soggetto a maggiore incertezza viste le trazioni interne ai diversi partiti (vedi centro destra e M5S)".
Con Bruxelles che sta discutendo una riforma del Patto di stabilità delle regole di bilancio, Draghi potrebbe lasciare "un segno indelebile viste la sua reputazione", sottolinea Giulia Branz di Scope, ma il Mattarella bis "ha mostrato ancora una volta quanto sia difficile costruire un ampio consenso in Italia, e con possibili complicazioni nella formazione di un governo dopo le elezioni del 2023".
Scope non esclude una riconferma di Draghi a Palazzo Chigi in caso di hang parliament, viste il percorso politico che "ha rafforzato il sentiment economico interno, aumentato una domanda repressa e attirato investimenti del settore pubblico e privato".
Guardando il costo del debito, per l'agenzia tedesca, "nonostante il recente aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani al 1,4%- equivalente a 136 pb di spread rispetto alla Germania - da un minimo di circa 0,5% lo scorso agosto, il Btp resta ancora accomodante", precisano da Scope. "Ridurre al minimo i premi di rischio sul debito non necessariamente associati alla politica interna è fondamentale per la sostenibilità del debito a lungo termine, in quanto la BCE è in procinto di ridurre il sostegno sui mercati dei capitali a causa del forte aumento dell'inflazione".