Di Geoffrey Smith
Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 3 aprile.
1. I dati sull’occupazione racconteranno solo metà della storia
È il giorno dei dati sull’occupazione, ma con una differenza. Il report mensile USA, atteso alle 8:30 ET, probabilmente sarà debole ma non racconterà tutta la storia, in quanto i dati si fermano alla settimana del 12 marzo, ossia prima delle misure di chiusura negli Stati Uniti.
La realtà, come indicano i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione di ieri, è molto peggiore. Più di 9 milioni di americani hanno fatto richiesta di disoccupazione nelle ultime due settimane. Si tratta del 6% della forza lavoro.
2. Greggio al massimo da metà marzo nelle speranze di un accordo sulle scorte
I prezzi del greggio salgono ai massimi di due settimane e mezzo dopo la raffica di notizie, che citano perlopiù fonti anonime, che si aggiungono all’annuncio del Presidente Donald Trump di un probabile accordo che metta fine alla guerra dei prezzi. I future del greggio USA schizzano del 4,2% a 26,41 dollari al barile, mentre il riferimento globale, il Brent, segna un’impennata dell’8,9% superando i 30 dollari ed attestandosi a 32,59 dollari al barile.
L’OPEC+, che comprende Arabia Saudita e Russia, ha convocato un vertice di emergenza per lunedì. Tuttavia, Reuters riporta che il gruppo insisterà perché in un eventuale accordo venga inserito il taglio della produzione USA.
3. Le borse apriranno al ribasso, il dollaro si rafforza di nuovo
Alle 6:30 ET (10:30 GMT), i future Dow Jones 30 scendono di 236 punti o dell’1,1% a 21.036 punti. Il contratto dei future S&P 500 segna -1,1% ed i future Nasdaq 100 -1,0%.
L’indice del dollaro sale dello 0,5% al massimo di oltre una settimana dopo il tonfo di euro e sterlina sulla scia delle tremende letture degli indici dei direttori acquisti di IHS Markit. Tuttavia, il biglietto verde è salito sia contro le valute legate alle materie prime che contro quelle rifugio, come yen e franco svizzero, suggerendo che le tensioni sui mercati di finanziamento globale proseguiranno.
4. Gli orrendi dati europei sugli indici PMI
L’Europa affronterà una recessione peggiore di quella del 2008/9, a giudicare dall’aspetto degli ultimi dati. IHS Markit ha rivisto al ribasso gli indici PMI di marzo nella regione, per via soprattutto dei cali dell’attività dei servizi, che rappresenta il grosso di tutte le economie europee, anche di quella tedesca.
In Italia, l’indice PMI sui servizi è crollato a 17,4 da 52,1 di febbraio. Si tratta della lettura più bassa che Markit abbia mai riportato per qualsiasi PMI, peggiore persino di quella della Grecia all’apice della sua recessione nell’ultimo decennio.
5. Disney e GE congedano i dipendenti; problemi con il piano di prestito
Walt Disney (NYSE:DIS) e General Electric (NYSE:NYSE:GE) hanno reso noto che metteranno in congedo migliaia di lavoratori, con il Covid-19 che pesa sempre di più sulla vita economica statunitense.
Intanto, emergono segnali di problemi per il piano da 350 miliardi di dollari del governo USA per le piccole imprese. JPMorgan (NYSE:JPM) ha reso noto che non sarà in grado di elaborare le domande per i prestiti garantiti dal governo, che possono essere inviate a partire da oggi. Bank of America (NYSE:BAC) limiterà la possibilità di fare domanda ai clienti esistenti.
Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 3 aprile.
1. I dati sull’occupazione racconteranno solo metà della storia
È il giorno dei dati sull’occupazione, ma con una differenza. Il report mensile USA, atteso alle 8:30 ET, probabilmente sarà debole ma non racconterà tutta la storia, in quanto i dati si fermano alla settimana del 12 marzo, ossia prima delle misure di chiusura negli Stati Uniti.
La realtà, come indicano i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione di ieri, è molto peggiore. Più di 9 milioni di americani hanno fatto richiesta di disoccupazione nelle ultime due settimane. Si tratta del 6% della forza lavoro.
2. Greggio al massimo da metà marzo nelle speranze di un accordo sulle scorte
I prezzi del greggio salgono ai massimi di due settimane e mezzo dopo la raffica di notizie, che citano perlopiù fonti anonime, che si aggiungono all’annuncio del Presidente Donald Trump di un probabile accordo che metta fine alla guerra dei prezzi. I future del greggio USA schizzano del 4,2% a 26,41 dollari al barile, mentre il riferimento globale, il Brent, segna un’impennata dell’8,9% superando i 30 dollari ed attestandosi a 32,59 dollari al barile.
L’OPEC+, che comprende Arabia Saudita e Russia, ha convocato un vertice di emergenza per lunedì. Tuttavia, Reuters riporta che il gruppo insisterà perché in un eventuale accordo venga inserito il taglio della produzione USA.
3. Le borse apriranno al ribasso, il dollaro si rafforza di nuovo
Alle 6:30 ET (10:30 GMT), i future Dow Jones 30 scendono di 236 punti o dell’1,1% a 21.036 punti. Il contratto dei future S&P 500 segna -1,1% ed i future Nasdaq 100 -1,0%.
L’indice del dollaro sale dello 0,5% al massimo di oltre una settimana dopo il tonfo di euro e sterlina sulla scia delle tremende letture degli indici dei direttori acquisti di IHS Markit. Tuttavia, il biglietto verde è salito sia contro le valute legate alle materie prime che contro quelle rifugio, come yen e franco svizzero, suggerendo che le tensioni sui mercati di finanziamento globale proseguiranno.
4. Gli orrendi dati europei sugli indici PMI
L’Europa affronterà una recessione peggiore di quella del 2008/9, a giudicare dall’aspetto degli ultimi dati. IHS Markit ha rivisto al ribasso gli indici PMI di marzo nella regione, per via soprattutto dei cali dell’attività dei servizi, che rappresenta il grosso di tutte le economie europee, anche di quella tedesca.
In Italia, l’indice PMI sui servizi è crollato a 17,4 da 52,1 di febbraio. Si tratta della lettura più bassa che Markit abbia mai riportato per qualsiasi PMI, peggiore persino di quella della Grecia all’apice della sua recessione nell’ultimo decennio.
5. Disney e GE congedano i dipendenti; problemi con il piano di prestito
Walt Disney (NYSE:DIS) e General Electric (NYSE:NYSE:GE) hanno reso noto che metteranno in congedo migliaia di lavoratori, con il Covid-19 che pesa sempre di più sulla vita economica statunitense.
Intanto, emergono segnali di problemi per il piano da 350 miliardi di dollari del governo USA per le piccole imprese. JPMorgan (NYSE:JPM) ha reso noto che non sarà in grado di elaborare le domande per i prestiti garantiti dal governo, che possono essere inviate a partire da oggi. Bank of America (NYSE:BAC) limiterà la possibilità di fare domanda ai clienti esistenti.