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Trimestrali, inflazione Usa e altro: cosa seguire sui mercati questa settimana

Pubblicato 08.01.2023, 12:14
Aggiornato 08.01.2023, 12:12
© Reuters

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Di Noreen Burke

Investing.com - I dati sull’inflazione statunitense e l’inizio della nuova stagione degli utili saranno i punti salienti di una settimana dal calendario economico piuttosto tranquillo. I dati sull’inflazione di dicembre contribuiranno a influenzare l’entità del prossimo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre gli utili societari forniranno un’indicazione importante sullo stato di salute dell’economia, nei timori di un potenziale rallentamento. Anche il PIL del Regno Unito, l’inflazione giapponese e i dati della zona euro saranno al centro dell’attenzione. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.

  1. Inflazione USA

Giovedì è prevista la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti per il mese di dicembre. Gli economisti si aspettano che l’inflazione di base sia aumentata del 5,7% rispetto all’anno precedente. Qualsiasi segnale di allentamento delle pressioni sui prezzi potrebbe non solo rafforzare l’idea che la Fed si stia avvicinando alla fine del suo ciclo di inasprimento più aggressivo degli ultimi decenni, ma anche alimentare la speculazione di un possibile taglio dei tassi nel corso dell’anno.

I dati statunitensi di venerdì hanno mostrato che le buste paga di dicembre sono cresciute più del previsto, anche se l’aumento dei salari è rallentato e l’attività dei servizi si è contratta, attenuando le preoccupazioni sul percorso di politica monetaria della Fed.

Venerdì i funzionari della Fed hanno riconosciuto il raffreddamento della crescita salariale e altri segnali di un’economia in graduale rallentamento, con il presidente di Atlanta Raphael Bostic che ha accennato alla possibilità di un aumento di un quarto di punto percentuale nel prossimo vertice della Fed del 31 gennaio-1 febbraio. La Fed ha aumentato i tassi di 50 punti base a dicembre.

  1. Al via la stagione degli utili

La prossima settimana le società inizieranno a comunicare gli utili del quarto trimestre e gli investitori cercheranno di cogliere i segnali di un potenziale rallentamento dell’economia che si ripercuoteranno sui risultati.

Solo venerdì sono attese le relazioni delle banche Wells Fargo (NYSE:WFC), Citigroup (NYSE:C), Bank of America (NYSE:BAC) e JPMorgan (NYSE:JPM), del colosso della sanità UnitedHealth Group (NYSE:UNH), del gestore patrimoniale BlackRock (NYSE:BLK) e di Delta Air Lines (NYSE:DAL).

Le stime degli analisti prevedono un calo dell’1,6% degli utili del quarto trimestre di S&P 500 rispetto al periodo dell’anno precedente, secondo Refinitiv IBES. Alcuni ritengono che le proiezioni per il 2023 siano ancora troppo rosee, visti i rischi di recessione.

I titoli potrebbero essere più costosi di quanto sembrino se le attuali stime sugli utili non tengono pienamente conto di un eventuale rallentamento dell’economia, mentre un’eventuale flessione potrebbe ridurre ulteriormente il prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per le azioni.

  1. PIL britannico

Venerdì il Regno Unito pubblicherà i dati di novembre sul PIL in un contesto di storica compressione del costo della vita, con livelli di inflazione a due cifre, scioperi nei trasporti e nel settore pubblico e un mercato immobiliare che si sta indebolendo, mentre il Paese si trova ad affrontare quella che probabilmente sarà una lunga recessione.

Dopo nove rialzi consecutivi dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra, e altri ancora in arrivo, a novembre le approvazioni di mutui ipotecari britannici hanno toccato il livello più basso dal crollo indotto dalla pandemia del giugno 2020, come dimostrano dati recenti.

Mentre le pressioni sui prezzi e l’aumento dei costi di indebitamento si fanno sentire, il Primo Ministro Rishi Sunak si è impegnato a dimezzare l’inflazione, a far crescere l’economia, a ridurre il debito pubblico e a tagliare le liste d’attesa del servizio sanitario.

Ma gli analisti di Deutsche Bank vedono un’inflazione elevata che persiste quest’anno, nessun taglio dei tassi fino al 2024 e politiche fiscali sempre più austere, mentre gli analisti di Barclays prevedono che l’economia britannica continuerà a contrarsi fino alla fine del terzo trimestre del 2023.

  1. Dati della zona euro

Venerdì la Germania pubblicherà una stima sulla crescita annuale del PIL che mostrerà l’impatto della crisi energetica innescata dalla guerra della Russia in Ucraina sulla più grande economia della zona euro.

Lo stesso giorno la zona euro pubblicherà i dati relativi a produzione industriale e commercio. Gli alti costi delle importazioni di energia hanno fatto passare la bilancia commerciale del blocco da un surplus a un deficit, ma il deficit si è ridotto a ottobre grazie all’alleggerimento dei prezzi del gas e gli osservatori del mercato cercheranno di capire se questa tendenza continuerà a novembre.

La produzione industriale dovrebbe registrare un piccolo rimbalzo dopo il calo di ottobre.

  1. Inflazione di Tokyo

Martedì gli osservatori del mercato terranno d’occhio i dati sull’inflazione di Tokyo, dopo che il report del mese scorso aveva fatto presagire al mercato un potenziale cambiamento della politica della Banca del Giappone.

L’IPC di Tokyo, che precede i dati nazionali, spesso di diverse settimane, è salita a novembre a un massimo di quattro decenni.

Meno di un mese dopo, la BOJ ha modificato il controllo dei rendimenti obbligazionari che consente ai tassi di interesse a lungo termine di salire maggiormente, mettendo in difficoltà i mercati. La mossa era volta ad alleviare alcuni dei costi del prolungato stimolo monetario.

Lo yen si è rafforzato ai massimi di sette mesi sulle crescenti aspettative di un’ulteriore svolta, anche se i funzionari della BOJ sostengono che la mossa è stata una tantum. La BOJ terrà il suo prossimo vertice di politica il 18 gennaio.

  • Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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