Gli esperti Fidelity International spiegano perché focalizzarsi sui fattori di sostenibilità aumenti la probabilità di garantire i più elevati standard di qualità e incrementi la resilienza anche in ambito obbligazionario
Negli ultimi anni i benefici dell’investimento sostenibile sono apparsi sempre più evidenti e la crisi di Covid-19 ha ulteriormente accelerato questo processo. Un fenomeno che ha spinto anche i responsabili politici a sostenere questo trend virtuoso. All’inizio di quest’anno, per esempio, l’Unione europea ha ribadito il proprio impegno a favore del Green Deal con un budget di spesa di 1.000 miliardi di euro, 225 dei quali destinati ai green bond (dati Bank of America (NYSE:BAC)). Si tratta dunque di un tema che sta prendendo piede anche sul comparto del reddito fisso
UN ULTERIORE ELEMENTO DI RISCHIO INDIPENDENTE
“Riteniamo che i fattori ambientali, sociali e governance (ESG) possano risultare un ulteriore elemento di rischio indipendente da tenere in considerazione anche per i titoli a reddito fisso. Per questa ragione, in tutti i nostri investimenti, oltre ai dati finanziari degli emittenti, le misure di liquidità, la probabilità di default e la performance degli spread, teniamo nella dovuta considerazione anche le credenziali ESG. L’integrazione di questi fattori con i puri dati finanziari può infatti aggiungere valore in un portafoglio obbligazionario globale, sia migliorando la performance che riducendo la volatilità”, spiegano Claudio Ferrarese e Tim (MI:TLIT) Foster, Portfolio Managers dell’FF Sustainable Strategic Bond Fund di Fidelity International...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge