Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita questo mercoledì, grazie al lieve indebolimento del dollaro, ma il metallo prezioso resta vicino al minimo di quattro mesi tra le crescenti aspettative di un aumento dei tassi quest’anno da parte della Federal Reserve.
I futures dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,09% a 1.275,15 dollari, non lontano dal minimo di quattro mesi di venerdì di 1.249,50 dollari.
Il contratto di dicembre ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,36% a 1.255,90 dollari l’oncia.
I futures troveranno supporto a 1.249,50 dollari e resistenza a 1.265,30 dollari, il massimo dal 6 ottobre.
Gli investitori seguiranno da vicino i verbali del vertice di politica monetaria della Fed di settembre per avere maggiori indicazioni sulle prossime decisioni della banca centrale.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
La richiesta del dollaro tuttavia resta supportata da quando ieri le probabilità di un aumento dei tassi a dicembre hanno superato la soglia del 70%.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,13% a 97,59, staccandosi dal massimo di sette mesi di ieri di 97,75.
Un dollaro forte di solito pesa sull’oro, poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a dicembre salgono dello 0,42% a 17,582 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a dicembre sono in calo dello 0,21% a 2,181 dollari la libbra.