Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 22 maggio:
1. Prosegue l’impennata del greggio, trader in attesa del vertice OPEC
Il prezzo del greggio sale questo lunedì, toccando il massimo di quasi un mese tra le crescenti aspettative che i membri dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio decidano di estendere i tagli alla produzione quando si incontreranno questa settimana.
Il greggio USA si attesta a 51,04 dollari al barile alle 5:45 ET (09:45 GMT), su di 37 centesimi, o dello 0,7%. Nella notte, il prezzo ha toccato il massimo di 51,26 dollari, un livello che non si registrava dal 21 aprile.
Intanto, il Brent sale di 37 centesimi a 53,98 dollari, dopo essere schizzato al massimo dal 19 aprile di 54,17 dollari.
Molti analisti dei mercati prevedono che il cartello prolunghi i tagli per altri nove mesi, fino al marzo 2018, anziché sei come precedentemente previsto. Si dice anche le l’OPEC potrebbe aumentare i tagli alla produzione, ma non è chiaro se una tale proposta possa venire accettata.
2. Borse globali al rialzo, i mercati ritornano in equilibrio
Positivi i mercati azionari globali questo lunedì, continuando a riprendersi dopo l’ondata di turbolenza, mentre si riducono i timori della scorsa settimana sul panorama politico statunitense.
Molti indici asiatici hanno chiuso in territorio positivo, con il nipponico Nikkei su dello 0,4%, mentre il cinese Shanghai Composite scende dello 0,5%.
In Europa, i titoli azionari sono al rialzo, con il tedesco DAX su dello 0,1% negli scambi di metà mattina, mentre il londinese FTSE 100 sale dello 0,4%.
A Wall Street, i future Dow blue-chip salgono di 8 punti, o dello 0,1%, i future S&P 500 sono in salita di un punto, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 4 punti.
3. Il dollaro si stacca dal minimo di 6 mesi
Il dollaro si stacca dal minimo di sei mesi contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, nel sollievo che il trambusto politico che ostacola il governo Trump non è peggiorato.
Con il Presidente USA Donald Trump in visita in Medio Oriente, l’ondata di rivelazioni circa le indagini dell’FBI sulla presunta interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali di novembre si è ridotta.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 97,19 nelle prime ore di scambi a New York. Venerdì, l’indice è crollato al minimo di sei mesi di 96,96, cancellando tutti i guadagni segnati in seguito alle elezioni di novembre.
4. Sterlina in calo, il Regno Unito minaccia di chiudere le trattative sulla Brexit
La sterlina scende questo lunedì, il Regno Unito ha inasprito la retorica sulla Brexit ed i sondaggi mostrano un calo del consenso per il Primo Ministro Theresa May in vista delle elezioni di giugno.
La sterlina è scambiata a 1,2984 contro il dollaro, in calo dello 0,4%, staccandosi dal massimo di quasi sette mesi di venerdì di 1,3039 (GBP/USD).
Il ministro per la Brexit David Davis ieri ha affermato che il Regno Unito è pronto ad abbandonare le trattative con l’Unione Europea senza un accordo se il conto per lasciare il blocco dovesse superare i 100 miliardi di euro.
Pesa inoltre la notizia che il vantaggio del Partito Conservatore è nettamente sceso in vista delle elezioni dell’8 giugno.
5. Il bitcoin supera i 2.100 dollari per la prima volta
Il bitcoin supera i 2.100 dollari per la prima volta questo lunedì, toccando un nuovo massimo storico, mentre prosegue la mostruosa impennata tra le voci rialziste circa il futuro della valuta virtuale.
Il prezzo schizza al massimo giornaliero di 2.105,00 dollari sull’itBit exchange di New York, il massimo storico.
La valuta virtuale si attesta vicino al livello di 2.100 dollari anche su altre borse come Poloniex, BTC-e, Bitfinex, Kraken e BitStamp questa mattina.
Dall’inizio dell’anno, il prezzo del bitcoin ha registrato un’impennata del 116%, portando il valore totale della valuta virtuale in circolazione ad oltre 37,5 miliardi di dollari.