I Ricavi del gruppo Ansaldo STS dei primi nove mesi del 2011 sono pari a 841,6 milioni rispetto agli 879,5 milioni dello stesso periodo del 2010, con una flessione del 4,3%. Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 77,1 milioni, con un calo dell’11,5% sul corrispondente periodo 2010, mentre l’indice di redditività del Gruppo (ROS) si attesta sul 9,2%.
Si contrae l'utile netto che si è attestato a 48,8 milioni di euro, in calo del 17,6%, rispetto ai 59,2 milioni dello stesso periodo 2010.
Bene invece il portafoglio ordini che con 4.623,0 milioni di euro ha messo a segno un +16,8% rispetto ai 3.957,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il Free operating cash flow (FOCF), ante investimenti strategici, presenta un ammontare negativo di 151,8 milioni rispetto al valore negativo di 60,2 milioni riportato al 30 settembre 2010. Tale peggioramento è dovuto principalmente al maggior assorbimento di capitale circolante.
Al 30 settembre 2011 il capitale circolante netto è risultato positivo per 48,0 milioni di euro rispetto al valore negativo di 154,3 milioni al 31 dicembre 2010. La variazione è da attribuirsi all’aumento delle rimanenze e dei lavori in corso al netto degli acconti, dei crediti commerciali e al decremento dei debiti commerciali.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2011 registra un valore a credito di 126,0 milioni rispetto ai 195,3 milioni del medesimo periodo dell’anno precedente e ai 318,2 milioni di fine esercizio 2010.
I dati del terzo trimestre riflettono un parziale rallentamento delle attività: i primi nove mesi sono stati influenzati da alcuni progetti in fase di chiusura, che hanno generato volumi inferiori non controbilanciati dall’avvio di nuove commesse, e in particolare dal mancato contributo delle due commesse in Libia, ancora in sospeso. La generazione di cassa ha risentito di un generale peggioramento delle condizioni di mercato che hanno determinato ritardi nei tempi d’incasso.
Si contrae l'utile netto che si è attestato a 48,8 milioni di euro, in calo del 17,6%, rispetto ai 59,2 milioni dello stesso periodo 2010.
Bene invece il portafoglio ordini che con 4.623,0 milioni di euro ha messo a segno un +16,8% rispetto ai 3.957,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il Free operating cash flow (FOCF), ante investimenti strategici, presenta un ammontare negativo di 151,8 milioni rispetto al valore negativo di 60,2 milioni riportato al 30 settembre 2010. Tale peggioramento è dovuto principalmente al maggior assorbimento di capitale circolante.
Al 30 settembre 2011 il capitale circolante netto è risultato positivo per 48,0 milioni di euro rispetto al valore negativo di 154,3 milioni al 31 dicembre 2010. La variazione è da attribuirsi all’aumento delle rimanenze e dei lavori in corso al netto degli acconti, dei crediti commerciali e al decremento dei debiti commerciali.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2011 registra un valore a credito di 126,0 milioni rispetto ai 195,3 milioni del medesimo periodo dell’anno precedente e ai 318,2 milioni di fine esercizio 2010.
I dati del terzo trimestre riflettono un parziale rallentamento delle attività: i primi nove mesi sono stati influenzati da alcuni progetti in fase di chiusura, che hanno generato volumi inferiori non controbilanciati dall’avvio di nuove commesse, e in particolare dal mancato contributo delle due commesse in Libia, ancora in sospeso. La generazione di cassa ha risentito di un generale peggioramento delle condizioni di mercato che hanno determinato ritardi nei tempi d’incasso.