Investing.com - I futures dell’oro hanno raggiunto il massimo delle ultime 2 settimane nella mattinata statunitense di questo martedì, in seguito alla diffusione dei dati misti sulle vendite al dettaglio negli USA e sull’attività manifatturiera nello stato di New York.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a febbraio a 1.682,35 dollari l’oncia troy nella mattinata statunitense, in salita dello 0,8% sulla giornata.
I prezzi sono saliti dello 0,9% nella seduta per poi raggiungere il massimo giornaliero a 1.684,25 dollari l’oncia troy, il livello più alto dal 3 gennaio.
Supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, minimo del 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.690,45, massimo del 3 gennaio.
Il prezzo dell’oro è salito al massimo della sessione dopo che il Dipartimento del Commercio ha mostrato un incremento delle vendite al dettaglio dello 0,5% a dicembre, superando le aspettative di crescita dello 0,2%.
I prezzi al produttore sono in calo dello 0,2% rispetto ad un calo previsto dello 0,1%.
Il sentimento sul metallo prezioso è supportato dalle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke sull’intenzione di continuare il programma di allentamento della banca centrale.
In un discorso sull’economia e sulla politica monetaria tenuto ieri, il Presidente della Federal Reserve Bernanke si è detto insoddisfatto dai progressi compiuti dall’economia, nonostante i recenti segni di miglioramento.
Bernanke non ha accennato alla possibilità di interrompere il programma, chiarendo così la confusione causata dai recenti verbali della Fed.
I futures dell’oro sono scesi al minimo di 4 mesi il 4 gennaio, dopo i verbali di dicembre della Federal Reserve che indicano che la banca centrale potrebbe terminare il piano di acquisto di bond prima del previsto.
Il programma di allentamento quantitativo della Fed è visto da molti investitori come una importante fonte di liquidità che indebolisce il dollaro statunitense e contribuisce a supportare i prezzi delle materie prime e di altri asset, tra cui l’oro.
L’attenzione rimane puntata sull’economia statunitense, con gli investitori che restano cauti per le negoziazioni di febbraio sull’aumento del tetto del debito USA.
L’agenzia di rating Fitch ha avvertito che il rating statunitense AAA sarebbe a rischio se non si raggiungesse un accordo sul tetto del debito.
Il Presidente della Federal Reserve Bernanke e il Segretario al Tesoro Timothy Geithner sollecitano i legislatori ad agire rapidamente per evitare il rischio default.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un +0,3% a 31,19 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato -0,6% a 3,611 dollari la libbra.
I traders del rame attendono i dati della Cina sul PIL del 4° trimestre, in attesa di ulteriori segni di ripresa dalla seconda economia mondiale.
La nazione asiatica rilascerà tali dati il 18 gennaio. La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, ed è stata responsabile del 40% del consumo totale dello scorso anno.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a febbraio a 1.682,35 dollari l’oncia troy nella mattinata statunitense, in salita dello 0,8% sulla giornata.
I prezzi sono saliti dello 0,9% nella seduta per poi raggiungere il massimo giornaliero a 1.684,25 dollari l’oncia troy, il livello più alto dal 3 gennaio.
Supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, minimo del 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.690,45, massimo del 3 gennaio.
Il prezzo dell’oro è salito al massimo della sessione dopo che il Dipartimento del Commercio ha mostrato un incremento delle vendite al dettaglio dello 0,5% a dicembre, superando le aspettative di crescita dello 0,2%.
I prezzi al produttore sono in calo dello 0,2% rispetto ad un calo previsto dello 0,1%.
Il sentimento sul metallo prezioso è supportato dalle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke sull’intenzione di continuare il programma di allentamento della banca centrale.
In un discorso sull’economia e sulla politica monetaria tenuto ieri, il Presidente della Federal Reserve Bernanke si è detto insoddisfatto dai progressi compiuti dall’economia, nonostante i recenti segni di miglioramento.
Bernanke non ha accennato alla possibilità di interrompere il programma, chiarendo così la confusione causata dai recenti verbali della Fed.
I futures dell’oro sono scesi al minimo di 4 mesi il 4 gennaio, dopo i verbali di dicembre della Federal Reserve che indicano che la banca centrale potrebbe terminare il piano di acquisto di bond prima del previsto.
Il programma di allentamento quantitativo della Fed è visto da molti investitori come una importante fonte di liquidità che indebolisce il dollaro statunitense e contribuisce a supportare i prezzi delle materie prime e di altri asset, tra cui l’oro.
L’attenzione rimane puntata sull’economia statunitense, con gli investitori che restano cauti per le negoziazioni di febbraio sull’aumento del tetto del debito USA.
L’agenzia di rating Fitch ha avvertito che il rating statunitense AAA sarebbe a rischio se non si raggiungesse un accordo sul tetto del debito.
Il Presidente della Federal Reserve Bernanke e il Segretario al Tesoro Timothy Geithner sollecitano i legislatori ad agire rapidamente per evitare il rischio default.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un +0,3% a 31,19 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato -0,6% a 3,611 dollari la libbra.
I traders del rame attendono i dati della Cina sul PIL del 4° trimestre, in attesa di ulteriori segni di ripresa dalla seconda economia mondiale.
La nazione asiatica rilascerà tali dati il 18 gennaio. La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, ed è stata responsabile del 40% del consumo totale dello scorso anno.