Investing.com – La sterlina è vicina al minimo di 31 mesi contro il dollaro questo mercoledì, dopo che i dati rivisti hanno confermato che l’economia del Regno Unito si è contratta dello 0,3% nel quarto trimestre.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5081, il minimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,5133, in salita dello 0,05%.
Supporto a breve termine 1,5068, minimo di lunedì e minimo dal luglio 2010 e resistenza a 1,5198, massimo di lunedì.
L’ONS ha dichiarato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
L’ONS ha mostrato che la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,2% su base trimestrale, mentre le esportazioni sono scese dell’1,5% e le importazioni dell’1,2%.
La produzione industriale è scesa dell’1,9% e la produzione manifatturiera è scesa dell’1,3%, entrambi i cali più forti dal primo trimestre del 2009.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,23% a 0,8656.
Gli investitori attendono nel corso della seduta un’asta di titoli italiani a 10 e 5 anni, dopo l’aumento del rendimento di ieri si massimi di dicembre in seguito all’esito delle elezioni politiche in Italia.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5081, il minimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,5133, in salita dello 0,05%.
Supporto a breve termine 1,5068, minimo di lunedì e minimo dal luglio 2010 e resistenza a 1,5198, massimo di lunedì.
L’ONS ha dichiarato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
L’ONS ha mostrato che la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,2% su base trimestrale, mentre le esportazioni sono scese dell’1,5% e le importazioni dell’1,2%.
La produzione industriale è scesa dell’1,9% e la produzione manifatturiera è scesa dell’1,3%, entrambi i cali più forti dal primo trimestre del 2009.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,23% a 0,8656.
Gli investitori attendono nel corso della seduta un’asta di titoli italiani a 10 e 5 anni, dopo l’aumento del rendimento di ieri si massimi di dicembre in seguito all’esito delle elezioni politiche in Italia.