Investing.com – Sono sorprendenti le conclusioni di uno studio effettuato dal World economic forum sul settore dell’energia .
Secondo tale studio,infatti, la fonte energetica che negli ultimi 10 anni ha visto il maggior aumento di domanda, è il carbone.
La richiesta di carbone è stata dieci volte superiore a quella di fonti rinnovabili, il doppio di quella di gas e il triplo di quella di petrolio.
Lo studio evidenzia come le fonti fossili, pur essendo inevitabilmente destinate ad essere sostituite da quelle rinnovabili, molto più “pulite”, mantengano tutt’ora saldamente la prima posizione nei consumi.
La previsione è che le fonti fossili saranno in assoluto le più utilizzate per almeno altri 20 anni a venire e che verranno sostituite in modo diverso, da quanto è avvenuto in passato.
Se nel passato, infatti, si è passati a sostituire la primaria fonte del legname con una singola nuova fonte come il carbone, a sua volta “sostituito” da un’altra singola fonte come il petrolio, nel futuro la sostituzione avverrà con fonti alternative differenziate e multiple; non ci sarà più un’unica fonte sulla scena dei consumi.
Il carbone è un fortissimo concorrente delle fonti rinnovabili grazie al suo basso costo ed è preferito da tutte quelle nazioni in via di sviluppo che devono sostenere la loro crescita economica anche con l'utilizzo di fonti energetiche a basso costo.
Nello studio del World Economic Forum si evidenzia proprio come sarà il costo la principale discriminante nei prossimi anni che garantirà il successo o meno di una fonte energica rispetto alle altre.
Solo la netta affermazione dell’auto elettrica, che per ragioni di costi rimane per ora destinata ad una ristretta elite di consumatori, potrebbe decretare la fine dell’attuale dominio del petrolio.
Secondo tale studio,infatti, la fonte energetica che negli ultimi 10 anni ha visto il maggior aumento di domanda, è il carbone.
La richiesta di carbone è stata dieci volte superiore a quella di fonti rinnovabili, il doppio di quella di gas e il triplo di quella di petrolio.
Lo studio evidenzia come le fonti fossili, pur essendo inevitabilmente destinate ad essere sostituite da quelle rinnovabili, molto più “pulite”, mantengano tutt’ora saldamente la prima posizione nei consumi.
La previsione è che le fonti fossili saranno in assoluto le più utilizzate per almeno altri 20 anni a venire e che verranno sostituite in modo diverso, da quanto è avvenuto in passato.
Se nel passato, infatti, si è passati a sostituire la primaria fonte del legname con una singola nuova fonte come il carbone, a sua volta “sostituito” da un’altra singola fonte come il petrolio, nel futuro la sostituzione avverrà con fonti alternative differenziate e multiple; non ci sarà più un’unica fonte sulla scena dei consumi.
Il carbone è un fortissimo concorrente delle fonti rinnovabili grazie al suo basso costo ed è preferito da tutte quelle nazioni in via di sviluppo che devono sostenere la loro crescita economica anche con l'utilizzo di fonti energetiche a basso costo.
Nello studio del World Economic Forum si evidenzia proprio come sarà il costo la principale discriminante nei prossimi anni che garantirà il successo o meno di una fonte energica rispetto alle altre.
Solo la netta affermazione dell’auto elettrica, che per ragioni di costi rimane per ora destinata ad una ristretta elite di consumatori, potrebbe decretare la fine dell’attuale dominio del petrolio.