Investing.com - La sterlina rimbalza contro il dollaro questo lunedì, dopo tre giorni in calo, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice della Federal Reserve.
Il cambio GBP/USD ha toccato i massimi della seduta di 1,6347 ed è salito dello 0,24% a 1,6333, staccandosi dal minimo di tre settimane di 1,6261 di venerdì.
Supporto a 1,6261 e resistenza a 1,6417, massimo dello scorso giovedì.
Intanto, gli investitori attendono l’esito dell’imminente vertice di politica monetaria della Fed previsto per mercoledì, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
I mercati rivolgono la loro attenzione ai dati sull’inflazione attesi per martedì nei timori che le
prospettive di inflazione limitate possano spingere la Fed a non ridimensionare le misure di stimolo fin quando non ci saranno ulteriori indicazioni che la ripresa sia veramente stabile.
La richiesta per la sterlina continua a restare sostenuta da una serie di dati del Regno Unito che hanno confermato la visione di una ripresa economica, alimentando le aspettative che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi di interesse prima delle altre banche.
La sterlina ha toccato i minimi di un mese contro l’euro dopo i dati che hanno mostrato che l’attività del settore privato è cresciuta a dicembre.
Il cambio EUR/GBP ha toccato il massimo della seduta di 0,5455, il massimo dal 13 novembre e si è successivamente attestata in salita dello 0,09% a 0,8440.
I dati di oggi hanno mostrato che l’indice composito della produzione nella zona euro è salito al massimo di tre mesi di 52,1 a dicembre, da 51,7 a novembre, indicando che la BCE probabilmente non aumenterà le misure di stimolo. Si è trattato del maggiore aumento dall’aprile 2011.
La produzione del settore privato della principale economia nella zona euro continua a crescere a dicembre, con l’indice manifatturiero PMI tedesco è salito al massimo di 30 mesi; tuttavia in Francia il dato è calo e fa pensare che il paese possa scendere in recessione.
Il cambio GBP/USD ha toccato i massimi della seduta di 1,6347 ed è salito dello 0,24% a 1,6333, staccandosi dal minimo di tre settimane di 1,6261 di venerdì.
Supporto a 1,6261 e resistenza a 1,6417, massimo dello scorso giovedì.
Intanto, gli investitori attendono l’esito dell’imminente vertice di politica monetaria della Fed previsto per mercoledì, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
I mercati rivolgono la loro attenzione ai dati sull’inflazione attesi per martedì nei timori che le
prospettive di inflazione limitate possano spingere la Fed a non ridimensionare le misure di stimolo fin quando non ci saranno ulteriori indicazioni che la ripresa sia veramente stabile.
La richiesta per la sterlina continua a restare sostenuta da una serie di dati del Regno Unito che hanno confermato la visione di una ripresa economica, alimentando le aspettative che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi di interesse prima delle altre banche.
La sterlina ha toccato i minimi di un mese contro l’euro dopo i dati che hanno mostrato che l’attività del settore privato è cresciuta a dicembre.
Il cambio EUR/GBP ha toccato il massimo della seduta di 0,5455, il massimo dal 13 novembre e si è successivamente attestata in salita dello 0,09% a 0,8440.
I dati di oggi hanno mostrato che l’indice composito della produzione nella zona euro è salito al massimo di tre mesi di 52,1 a dicembre, da 51,7 a novembre, indicando che la BCE probabilmente non aumenterà le misure di stimolo. Si è trattato del maggiore aumento dall’aprile 2011.
La produzione del settore privato della principale economia nella zona euro continua a crescere a dicembre, con l’indice manifatturiero PMI tedesco è salito al massimo di 30 mesi; tuttavia in Francia il dato è calo e fa pensare che il paese possa scendere in recessione.