Investing.com - I futures del rame sono scesi al minimo di due mesi questo lunedì, dal momento che i crescenti timori per un rallentamento in Cina, il principale consumatore mondiale, pesano sul metallo industriale.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a marzo sono scesi al minimo della seduta di 3,184 dollari la libbra, il minimo dal 4 dicembre, prima di attestarsi a 3,194 dollari la libbra negli scambi europei del mattino, in calo dello 0,1%.
Il contratto di marzo venerdì è sceso dello 0,91% a 3,197 dollari la libbra. Supporto a 3,168 dollari la libbra, il minimo dal 2 dicembre e resistenza a 3,230 dollari la libbra, il massimo dal 31 gennaio.
I prezzi del rame sono scesi in ciascuna delle ultime otto sedute fino ad oggi, il calo più prolungato dal gennaio 1996.
I dati di oggi hanno mostrato che il PMI ufficiale non manifatturiero cinese è sceso al minimo dal dicembre 2008 a gennaio, in calo a 53,4 da 54,6 di dicembre.
Il peggioramento nel settore dei servizi si aggiunge al calo dei PMI manifatturieri. I dati rilasciati nel fine settimana hanno mostrato un calo dell’indice PMI per il settore manifatturiero per gennaio a 50,5 da 51,0 di dicembre.
La scorsa settimana, i dati HSBC del settore privato hanno confermato una contrazione del settore manifatturiero cinese per la prima volta da luglio.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Intanto, gli investitori continuano a monitorare le condizioni di liquidità nei mercati emergenti, come la Turchia e il Sud Africa.
Le economie dei mercati emergenti sono state duramente colpite nelle ultime sedute dai timori per l’impatto della riduzione dello stimolo della Fed e per un possibile rallentamento in Cina.
Gli investitori attendono gli importanti dati economici USA per valutare la forza dell’economia e avere ulteriori indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Nel corso della seduta verranno rilasciati i dati dell’Institute of Supply Management USA sull’attività manifatturiera a gennaio, un importante indicatore economico.
Sul Comex, l’oro con consegna ad aprile è in salita dello 0,3% a 1.243,70 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è in aumento dello 0,2% a 19,16 dollari l’oncia troy.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a marzo sono scesi al minimo della seduta di 3,184 dollari la libbra, il minimo dal 4 dicembre, prima di attestarsi a 3,194 dollari la libbra negli scambi europei del mattino, in calo dello 0,1%.
Il contratto di marzo venerdì è sceso dello 0,91% a 3,197 dollari la libbra. Supporto a 3,168 dollari la libbra, il minimo dal 2 dicembre e resistenza a 3,230 dollari la libbra, il massimo dal 31 gennaio.
I prezzi del rame sono scesi in ciascuna delle ultime otto sedute fino ad oggi, il calo più prolungato dal gennaio 1996.
I dati di oggi hanno mostrato che il PMI ufficiale non manifatturiero cinese è sceso al minimo dal dicembre 2008 a gennaio, in calo a 53,4 da 54,6 di dicembre.
Il peggioramento nel settore dei servizi si aggiunge al calo dei PMI manifatturieri. I dati rilasciati nel fine settimana hanno mostrato un calo dell’indice PMI per il settore manifatturiero per gennaio a 50,5 da 51,0 di dicembre.
La scorsa settimana, i dati HSBC del settore privato hanno confermato una contrazione del settore manifatturiero cinese per la prima volta da luglio.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Intanto, gli investitori continuano a monitorare le condizioni di liquidità nei mercati emergenti, come la Turchia e il Sud Africa.
Le economie dei mercati emergenti sono state duramente colpite nelle ultime sedute dai timori per l’impatto della riduzione dello stimolo della Fed e per un possibile rallentamento in Cina.
Gli investitori attendono gli importanti dati economici USA per valutare la forza dell’economia e avere ulteriori indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Nel corso della seduta verranno rilasciati i dati dell’Institute of Supply Management USA sull’attività manifatturiera a gennaio, un importante indicatore economico.
Sul Comex, l’oro con consegna ad aprile è in salita dello 0,3% a 1.243,70 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è in aumento dello 0,2% a 19,16 dollari l’oncia troy.