Investing.com - I prezzi dell’oro e dell’argento si sono indeboliti negli scambi cauti di questo giovedì, mentre gli investitori restano esitanti in vista del vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea nel corso della giornata e del rilascio dei dati economici statunitensi.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno è rimasto in un range stretto tra 1.285,80 dollari l’oncia troy e 1.294,20 dollari l’oncia.
I prezzi dell’oro si sono attestati a 1.287,50 dollari l’oncia durante gli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,26%, o di 3,40 dollari. I prezzi ieri hanno subito un’impennata dello 0,84%, o di 10,80 dollari l’oncia, a 1.290,80 dollari.
I prezzi troveranno supporto a 1.277,40 dollari l’oncia troy, il minimo dall’1 aprile e resistenza a 1.299,30 dollari, il massimo dal 31 marzo.
Intanto, l’argento con consegna a maggio è sceso dello 0,83%, o di 16,7 centesimi, a 19,88 dollari l’oncia troy. L’argento ha chiuso la seduta di ieri in salita dell’1,84%, o di 36,2 centesimi, a 20,05 dollari l’oncia.
Supporto a 19,63 dollari l’oncia, il minimo dall’1 aprile e resistenza a 20,14 dollari, il massimo dal 2 aprile.
Gli ultimi dati deludenti sull’inflazione nella zona euro hanno messo sotto pressione la BCE per prendere provvedimenti ed evitare il rischio di deflazione.
Molti traders, tuttavia, si aspettano che la BCE mantenga l’attuale politica monetaria, in seguito alle dichiarazioni nel fine settimana di Jens Weidmann, a capo della Bundesbank, secondo cui la zona euro non è in un ciclo deflazionario e che il recente calo dell’inflazione è dovuto in gran parte a fattori temporanei, come il calo dei prezzi di alimenti e energia.
Gli investitori inoltre attendono gli importanti dati economici USA nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sul futuro della politica economica.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nonché il report sull’attività del settore dei servizi. Inoltre, i traders aspettano gli attesissimi dati sull’occupazione non agricola previsti per domani.
Ieri, il report ADP ha mostrato un aumento di posti di lavoro nel settore privato non agricolo di un dato destagionalizzato di 191.000 a marzo, alimentando le speranze che il rallentamento nell’attività economica visto all’inizio dell’anno possa essere temporaneo.
I prezzi dell’oro e dell’argento sono andati sotto forte pressione alla vendita nelle ultime settimane dal momento che i positivi dati economici USA hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse prima del previsto.
Sul Comex, il rame con consegna a maggio è in calo dello 0,57%, o di 1,7 centesimi, a 3,028 dollari la libbra dopo che la Cina ha annunciato un mini pacchetto di stimolo che ha deluso le aspettative dei mercati di misure più drastiche.
Ieri, il Consiglio di Stato cinese ha dichiarato che aumenterà le spese sulle ferrovie e le case, dal momento che i policy maker stanno cercando di contrastare il calo della crescita nella maggiore economia asiatica.
L’annuncio ha tuttavia deluso i traders, che si aspettavano uno stimolo maggiore sotto forma di un allentamento monetario, come un taglio ai depositi minimi richiesti.
Hanno pesato inoltre i dati misti sul settore dei servizi cinese. L’indice HSBC dei direttori acquisti cinese è salito a 51,9 il mese scorso da 51,0 di febbraio, ma il PMI ufficiale non manifatturiero è sceso a 54,5 a marzo da 55,0 del mese precedente.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, con il 40% della richiesta globale lo scorso anno.