Investing.com – Il dollaro USA ha chiuso la settimana contro lo yen vicino al massimo degli ultimi sette anni, poiché il calo dei prezzi del petrolio hanno alimentato i rischi di deflazione in Giappone; a pesare ulteriormente sulla valuta nipponica è la divergenza tra le politiche monetarie della Bnaca del Giappone e della Federal Reserve.
Il cambio USD/JPY è sceso dello 0,73% a 118,59 dollari, non lontano dal massimo degli ultimi sette anni di 118,96 toccato lo scorso 20 novembre.
I prezzi del petrolio sono crollati venerdì, dopo la decisione presa giovedì dall’OPEC di non variare le quote di produzione; la decisione ha alimentato i timori di un eccesso di scorte.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito venerdì dello 0,45% a 88,41, non lontano dal massimo di quattro anni di 88,52 toccato lunedì.
Lo yen ha cominciato ad indebolirsi da quando la Banca del Giappone ha inaspettatamente aumentato il programma di stimolo il 31 ottobre. La Fed ha invece concluso il programma di acquisti lo scorso mese e sta iniziando a valutare un eventuale aumento dei tassi di interesse a partire dal prossimo anno.
Il Primo Ministro nipponico Shinzo Abe venerdì ha sciolto il Parlamento, aprendo la strada alle elezioni che si terranno il 15 dicembre e che gli potrebbero consentire di avere un nuovo mandato per mettere in atto la sua politica monetaria, che prevede un indebolimento dello yen. La decisione è giunta dopo i dati che hanno mostrato un’inaspettata recessione nel terzo trimestre.
Anche l’euro ha riguadagnato terreno contro lo yen lo scorso venerdì, con il cambio EUR/JPY in salita dello 0,65% a 147,66.
Venerdì i dati hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è sceso al tasso annuo dello 0,3% a novembre. I dati deboli sembrano avvalorare la tesi che la banca centrale possa implementare misure di stimolo nel tentativo di sostenere la crescita e l’inflazione nella zona euro.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno l’esito del vertice di politica monetaria della BCE, che sarà seguito dal report di novembre di venerdì.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta martedì in quanto nono sono previsti eventi particolarmente importanti.
Lunedì 1 dicembre
Negli USA, l’ISM pubblicherà un report sulla crescita del settore manifatturiero.
Mercoledì 3 dicembre
Gli USA rilasceranno il report ADP sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato. Nel corso della giornata l’ISM pubblicherà un report sulla crescita del settore terziario.
Giovedì 4 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati settimanali sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 10 ottobre
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola, sul tasso di disoccupazione e sul reddito medio, nonché un report sugli ordinativi industriali.