di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Vi sono vari intrecci, societari e non solo, nelle vicende della rete a banda larga e delle reti delle torri tv delle quali si parla in questi giorni.
Innanzitutto uno opposto e speculare.
Da una parte il governo si appresta domani a varare il piano sulla banda larga dopo che questo dibattito si è intrecciato e si intreccia da mesi con il tentativo di raggruppare gli operatori telefonici in una società unica della rete a banda larga a controllo pubblico.
Questo progetto, del quale si è parlato molto, si è concentrato soprattutto intorno al futuro di Metroweb, controllata da F2i di Cdp. Secondo molti osservatori finora l'intenzione del governo di mantenere la società a controllo pubblico ma con il coinvolgimento dei privati si è scontrata con l'intenzione di Telecom di mantenere il suo ruolo predominante nel settore delle reti telefoniche visto il suo controllo delle rete fissa, quella tradizionale dei doppini in rame. Sul fronte della fibra ottica invece sono molti gli operatori pubblici e privati in campo.
Speculare quanto sta avvenendo sulle torri. Qui l'operatore predominante, RaiWay controllata dalla Rai, è pubblico ed è stata lanciata un'opas dal maggiore concorrente privato, Ei Towers controllata da Mediaset. Secondo molti osservatori intenzione di Silvio Berlusconi sarebbe costringere il governo a fare una società unica delle torri con il coinvolgimento dei privati, valorizzando i vari asset.
Indirettamente Berlusconi, dopo avere tentato a più riprese accordi societari con Telecom, ripropone così il suo ruolo non secondario nel settore delle reti delle comunicazioni.
Vi è poi da rilevare come in questi giorni a difesa di Telecom e contro un piano del governo sulla banda larga penalizzante per il proprietario della rete fissa si è schierato in prima fila il Corriere della sera, con editoriali e commenti.
Nell'azionariato di Rcs Mediagroup che controlla il Corsera sono in prima fila Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP) e Mediobanca, soci importanti di Telco, la società in via di liquidazione che controlla Telecom.
Grandi folli vocianti agli incroci delle telecomunicazioni.
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