ROMA (Reuters) - Il disegno di legge del Pd sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, che non piace ai centristi della maggioranza, è approdato questa mattina al Senato, dopo numerosi rinvii.
Il primo voto sulle richieste di sospensiva e pregiudiziali di costituzionalità è previsto per martedì pomeriggio, mentre non è ancora stata fissata una data per il voto finale al testo, che poi passerà all'esame della Camera.
La Lega Nord ha rinunciato al 90% dei 5.000 emendamenti presentati in cambio del ritiro di un emendamento "canguro" del Pd per farli decadere. Così l'opposizione ha ottenuto un allungamento dei tempi di discussione in aula.
Nel frattempo, sabato prossimo, a Roma si svolgerà il Family Day, una manifestazione di gruppi cattolici e partiti di destra ed estrema destra contrari alle unioni tra omosessuali e, soprattutto, ad estendere a queste ultime la cosiddetta "stepchild adoption", l'adozione del figlio del partner.
Secondo i sondaggi, la grande maggioranza degli italiani è favorevole alle unioni civili, anche se l'adozione di bambini da parte di coppie gay (ma non specificamente la stepchild adoption) è sostenuta solo da una minoranza. Anche la Corte Costituzionale ha sollecitato il Parlamento a intervenire.
Il ddl, che porta la prima firma della senatrice democratica Monica Cirinnà, è sostenuto da tutto il Pd, nonostante le divisioni dei mesi scorsi. Lo stesso premier e segretario del partito, Matteo Renzi, ha detto che le unioni civili sono "irrinviabili", anche perché l'Italia è uno dei pochi paesi dell'Unione Europea a non aver legiferato sul tema.
Il Pd lascerà libertà di coscienza ai suoi parlamentari.
Anche se i centristi di Area Popolare sono contrari, il provvedimento - che riconosce anche le coppie di fatto eterosessuali - dovrebbe passare senza problemi, con il sostegno del M5s e dell'opposizione di sinistra (e anche di alcuni parlamentari di Forza Italia). Ma la questione ha creato tensione all'interno della maggioranza.
Nelle prossime settimane in aula dovrebbero arrivare altre due proposte sui temi etici - legalizzazione della marijuana e eutanasia - che trovano consensi trasversali, anche dentro il Pd, ma sono osteggiate da centristi che vogliono evitare il ricorso abituale a "maggioranze variabili".