Investing.com - I titoli azionari europei aprono al ribasso questo giovedì, nonostante la ripresa del prezzo del greggio, mentre gli investitori attendono i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea nel corso della giornata.
Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,10%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,24%, mentre il tedesco DAX 30 segna -0,09%.
Il prezzo del greggio è tornato sopra i 31 dollari al barile questo giovedì, tra le speranze che i principali produttori congelino la produzione.
Il Ministro per il Petrolio iraniano Bijan Zanganeh ieri ha incontrato i suoi omologhi di Venezuela, Iraq e Qatar a Tehran per quasi tre ore nel tentativo di raggiungere un accordo per limitare la produzione e sostenere i prezzi.
Nei commenti resi a conclusione del vertice, Zanganeh si è detto a favore degli sforzi compiuti dai membri dell’OPEC per mantenere i prezzi stabili, ma non ha detto se l’Iran limiterà la produzione ai livelli attuali.
I titoli del settore energetico hanno trovato supporto dopo la notizia. Il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) sale dello 0,14%, mentre in Italia Eni (MI:ENI) è in salita dello 0,16% ed in Norvegia Staoil ASA (OL:STL) segna +0,75%.
I titoli finanziari sono misti, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) giù dello 0,02% e dello 0,05%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) sale dello 0,12% e Deutsche Bank (DE:DBKGn) scende dello 0,75%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) scendono rispettivamente dello 0,23% e dello 0,32%, mentre in Spagna BBVA (MC:BBVA) è in salita dello 0,75%.
Air France KLM SA (PA:AIRF) balza del 6,69% dopo aver riportato utili operativi di 816 milioni di euro per il 2015 contro il calo di 129 milioni di euro del 2014.
Positiva anche Accor (PA:ACCP), con un’impennata dell’1,87% dopo che la catena alberghiera ha riportato un balzo del 3,5% degli utili operativi nel 2015. Tuttavia la compagnia ha aggiunto che le cancellazioni delle prenotazioni dopo gli attentati a Parigi hanno comportato un calo in Francia.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie scende dello 0,48% per via delle forti perdite nel settore energetico ed in quello minerario.
Il gigante del petrolio e del gas BP (L:BP) scende dello 0,50% mentre la rivale Royal Dutch Shell (L:RDSa) crolla del 2,77%.
I giganti del settore minerario Bhp Billiton (L:BLT) e Rio Tinto (L:RIO) crollano rispettivamente dell’1,38% e dell’2,42%, mentre Glencore (L:GLEN) segna un crollo del 2,92% ed Anglo American (L:AAL) registra un crollo del 3,28%.
Anche nel settore finanziario i titoli sono negativi. Lloyds Banking (L:LLOY) scende dello 0,31% e Barclays (L:BARC) è in calo dello 0,85%, mentre HSBC Holdings (L:HSBA) crolla dell’1,04%. Pressoché invariata Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS), che sale di solo lo 0,01%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,12%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,20%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,18%.