Investing.com - I futures dell’oro si riavvicinano al minimo di due settimane della seduta precedente negli scambi statunitensi di questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato un aumento dell’indice dei prezzi al consumo USA, dati che potrebbero convincere la Federal Reserve ad alzare gradualmente i tassi di interesse quest’anno.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che i prezzi al consumo, escluse le componenti volatili di alimentari ed energetici, è salito dello 0,3% dopo un aumento simile a gennaio. Nei 12 mesi terminati a febbraio, l’indice IPC core è aumentato del 2,3%, il massimo dal maggio del 2012.
Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato inoltre che le nuove costruzioni sono aumentate del 5,2% il mese scorso al tasso annuo di 1,18 milioni, l’aumento maggiore in nove anni.
I dati positivi hanno incoraggiato il dollaro, con l’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, su dello 0,31% a 96,95, il massimo dal 10 marzo.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad aprile scende di 2,00 dollari, o dello 0,16%, a 1.229,00 dollari l’oncia troy alle 12:45 GMT, o alle 8:45 ET. Ieri, l’oro è crollato a 1.226,00 dollari, il minimo dal 2 marzo, tra le speculazioni che la Fed lasci intendere che l’aumento dei tassi avverrà a giugno.
Sebbene si preveda che la Fed mantenga i tassi di interesse invariati a conclusione del vertice sulla politica monetaria, alle 18:00 GMT, o alle 14:00 ET, la banca centrale USA potrebbe dare indicazioni sulle mosse dei prossimi mesi.
La Presidente della Fed Janet Yellen terrà l’attesissima conferenza stampa 30 minuti dopo la pubblicazione della dichiarazione della banca centrale. La banca centrale rilascerà inoltre le ultime previsioni sulla crescita economica e sui tassi di interesse.
Secondo gli investitori, quest’anno ci sarà solo un aumento dei tassi, probabilmente a giugno, mentre la Fed ne prevede altri tre. A dicembre, infatti, la Fed ha annunciato quattro aumenti dei tassi nel 2016.
Il prezzo dell’oro è crollato di quasi il 4,5% dopo essere schizzato al massimo di 14 mesi di 1.287,80 dollari l’11 marzo. Nonostante le recenti perdite, il prezzo del metallo prezioso è balzato di quasi il 16% finora quest’anno poiché gli investitori scelgono gli investimenti rifugio per via dell’instabilità sugli altri mercati finanziari.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo salgono di 0,4 centesimi, o dello 0,03%, a 15,26 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese, mentre i futures del rame sono in calo di 0,5 centesimi, o dello 0,25%, a 2,228 dollari la libbra.