Investing.com – Il motivo per il quale la giornata della parità retributiva viene celebrata proprio oggi, che è il 59° giorno dell’anno, è perché sono esattamente 59 i giorni che una donna dovrebbe lavorare in più, in un anno, per guadagnare quanto un uomo.
Con la celebrazione odierna si vuole ricordare la disparità di condizione retributiva tuttora esistente sul mercato del lavoro, a sfavore delle donne.
Pur essendoci stato, negli ultimi anni, un miglioramento della situazione con conseguente diminuzione del divario retributivo fra uomini e donne, la disparità persiste ed è notevole.
Il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro è sancito nei trattati dell’Unione fin dal 1957 e sarebbe opportuno che questo diritto venisse applicato senza esitazioni.
Secondo l’ultima rilevazione, nell’Unione europea il divario retributivo fra la retribuzione media oraria degli uomini e quella delle donne, è del 16.2% in più, a favore di questi ultimi, con un dato italiano che è del 5.3%.
Con la celebrazione odierna si vuole ricordare la disparità di condizione retributiva tuttora esistente sul mercato del lavoro, a sfavore delle donne.
Pur essendoci stato, negli ultimi anni, un miglioramento della situazione con conseguente diminuzione del divario retributivo fra uomini e donne, la disparità persiste ed è notevole.
Il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro è sancito nei trattati dell’Unione fin dal 1957 e sarebbe opportuno che questo diritto venisse applicato senza esitazioni.
Secondo l’ultima rilevazione, nell’Unione europea il divario retributivo fra la retribuzione media oraria degli uomini e quella delle donne, è del 16.2% in più, a favore di questi ultimi, con un dato italiano che è del 5.3%.