MILANO, 15 luglio (Reuters) - Chiusura pesante a Piazza
Affari, penalizzata insieme agli altri mercati dalle attese sui
risultati degli stress test dei più importanti istituti di
credito europei alla chiusura delle borse. Nessun impatto,
invece, a Milano, dal voto di fiducia della Camera sulla manvra
finanziaria.
"Con l'ok alla manovra il mercato non doveva salire?", si
chiede un trader. "La verità è che questa manovra non servirà a
molto, anche perché gli effetti si vedranno non prima del 2014 e
nel frattempo lo spread fra i Btp e i Bund è tornato a salire
intorno a 310", aggiunge i trader.
Lettera su tutti i settori, in particolare le banche e
l'energia.
L'indice FTSE Mib <.FTMIB> arretra dell'1,02%, facendo
peggio del benchmark europeo FTSEurofirst 300 <.FTEU3> (-0,09%).
L'AllShare <.FTITLMS> perde lo 0,95%. Volumi per un controvalore
di quasi 2,2 miliardi di euro nel finale.
* Giù le banche: INTESA SP cede 1,49%, UNICREDIT
il 2,1%, MPS (-2,34%). Bene le popolari con
il BANCO POPOLARE , che sale del 2,2%, sulle
indiscrezioni stampa secondo cui il consiglio di sorveglianza e
quello di gestione si riuniranno entro il week-end per
deliberare un piano di fusione delle principali banche
controllate. Un trader sottolinea che la riorganizzazione del
gruppo potrebbe portare a un risparmio di costi tra i 100 e i
130 milioni di euro. Bene anche POP MILANO che
guadagna il 2,35%,
* Positiva PIRELLI che guadagna il 2,96%, aiutata
dall'upgrade a "neutral" di Goldman Sachs, che ha anche alzato
il target price a 11 da 7,5 euro.
* Buon rialzo anche per MEDIASET (+1,72%) e, sempre
nella galassia delle partecipate Fininvest, per MONDADORI
(+0,62%).
* In deciso ribasso invece MEDIOLANUM , che cede il
4,84%. Secondo gli operatori, sul titolo pesa l'inchiesta sulla
presunta soffiata che sarebbe arrivata alla società riguardo
un'ispezione della Guardia di Finanza.
* Tonica Fiat , in salita dello 0,93%, in sintonia
con il settore a livello europeo <.SXAP>, mentre è debole FIAT
INDUSTRIAL .
* STM in deciso calo (-3,45%), zavorrata dal
downgrade di Morgan Stanley, che ha anche rivisto al ribasso il
target price del titolo.
* Male il settore dell'energia con ENI in flessione
dello 0,83% ed ENEL dell'1,95%. Pesante anche la
controllata ENEL GREEN POWER (-1,97%).
(Giancarlo Navach)