Investing.com – L’euro è sceso al minimo della sessione contro le principali controparti, con i timori per la Spagna che sovrastano la speculazione sulla possibilità di un ulteriore allentamento dal parte della Fed.
Durante il pomeriggio degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro al minimo della sessione, con EUR/USD in calo dello 0,25% a 1,3220.
Supporto a 1,3156 minimo di venerdì e resistenza a 1,3266 massimo della sessione.
Intanto riemergono i timori per la Spagna, dopo che i dati ufficiali hanno confermato la recessione in atto ed una contrazione del PIL del primo trimestre dello 0,3% e dello 0,4% su base annua.
La reazione del mercato è rimasto cauta poiché i dati sono stati leggermente migliori rispetto alle stime rilasciate dalla Banca di Spagna la scorsa settimana, che vedevano una contrazione dello 0,4% nel primo trimestre e una contrazione dello 0,5% su base annua.
I dati sono arrivati dopo un rapporto del governo di venerdì dal quale è emerso che il tasso di disoccupazione del paese è salito ad un record di 24,4% nel primo trimestre.
I dati hanno fatto seguito alla decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di tagliare il credito a lungo termine di 2 tacche, e dall’annuncio declassare le banche spagnole.
In una relazione, Eurostat ha dichiarato che l’indice al consumo è aumentato di un destagionalizzato 2,6% ad aprile, invariato rispetto a marzo. Gli economisti avevano previsto un aumento dell’IPC del 2,5% ad aprile, allentando le aspettative per un taglio dei tassi BCE.
Intanto il biglietto verde resta sotto pressione per via dei dati deludenti sul PIL USA che hanno alimentato aspettative che la Fed introdurrà un terzo round di misure di allentamento monetario, dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori misure.
La moneta unica è vicina al minimo di 22 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,28% a 0,8126; l’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY fiù dello 0,41% a 105,94.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sull’IPC delle spese personali core, seguito da un report sull’attività di Chicago.
Durante il pomeriggio degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro al minimo della sessione, con EUR/USD in calo dello 0,25% a 1,3220.
Supporto a 1,3156 minimo di venerdì e resistenza a 1,3266 massimo della sessione.
Intanto riemergono i timori per la Spagna, dopo che i dati ufficiali hanno confermato la recessione in atto ed una contrazione del PIL del primo trimestre dello 0,3% e dello 0,4% su base annua.
La reazione del mercato è rimasto cauta poiché i dati sono stati leggermente migliori rispetto alle stime rilasciate dalla Banca di Spagna la scorsa settimana, che vedevano una contrazione dello 0,4% nel primo trimestre e una contrazione dello 0,5% su base annua.
I dati sono arrivati dopo un rapporto del governo di venerdì dal quale è emerso che il tasso di disoccupazione del paese è salito ad un record di 24,4% nel primo trimestre.
I dati hanno fatto seguito alla decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di tagliare il credito a lungo termine di 2 tacche, e dall’annuncio declassare le banche spagnole.
In una relazione, Eurostat ha dichiarato che l’indice al consumo è aumentato di un destagionalizzato 2,6% ad aprile, invariato rispetto a marzo. Gli economisti avevano previsto un aumento dell’IPC del 2,5% ad aprile, allentando le aspettative per un taglio dei tassi BCE.
Intanto il biglietto verde resta sotto pressione per via dei dati deludenti sul PIL USA che hanno alimentato aspettative che la Fed introdurrà un terzo round di misure di allentamento monetario, dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori misure.
La moneta unica è vicina al minimo di 22 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,28% a 0,8126; l’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY fiù dello 0,41% a 105,94.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sull’IPC delle spese personali core, seguito da un report sull’attività di Chicago.