Investing.com - Il rame sale questo mercoledì, mentre sui mercati cresce l’attesa per l’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve, previsto nel corso della giornata, che fornirà ulteriori indicazioni sui tassi di interesse.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo sale di 1,9 centesimi, o dello 0,79%, a 2,482 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.
Ieri, il rame è crollato di 8,0 centesimi, o del 3,17%, a 2,462 dollari la libbra, dal momento che i dati deludenti dagli Stati Uniti e dalla Cina hanno alimentato i timori per le prospettive di crescita globali.
Supporto a 2,419 dollari, il minimo dal 26 gennaio e resistenza a 2,543 dollari, il massimo dal 27 gennaio.
Lunedì, i futures del rame hanno toccato i 2,419 dollari la libbra, un livello che non si registrava dal giugno 2009.
Il prezzo del metallo rosso è finora sceso di circa il 12% a gennaio per via dei timori per le prospettive economiche globali ed il loro impatto sulla richiesta futura che hanno ridotto l’appeal della materia prima.
Oggi l’attenzione degli investitori sarà rivolta all’esito del vertice di politica monetaria della Fed, in programma per oggi, e si prevede che la banca confermi l’attuale politica economica.
Gli operatori dei mercati seguiranno da vicino la dichiarazione della Fed per cercare di capire se la banca ha intenzione di mantenere i tassi di interesse vicino allo zero ancora per qualche tempo.
Sul Comex, i futures dell’oro con consegna ad aprile scendono di 4,20 dollari, o dello 0,32% a 1.288,70 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a marzo scendono di 7,6 centesimi, o dello 0,42%, a 18,00 dollari l’oncia.
L’oro è salito di circa il 9% nel 2015, mentre l’argento è salito del 15% dal momento che i traders hanno preferito gli investimenti rifugio per via della volatilità nei mercati finanziari globali.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,15% a 94,40, dopo aver toccato il minimo di quasi una settimana di 93,95 nella seduta precedente.