Investing.com - Il dollaro continua a salire contro le altre principali valute questo martedì, toccando un nuovo massimo degli ultimi quattro anni, mentre l’euro subisce un brusco calo in seguito alla pubblicazione dei dati che hanno rivelato un rallentamento del tasso annuo di inflazione nella zona euro questo mese.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2590, il minimo dal settembre 2012, per poi attestarsi in calo dello 0,63% a 1,2605.
Il calo dell’euro ha seguito la pubblicazione dei dati ufficiali che hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è sceso al minimo di cinque anni dello 0,3% questo mese dallo 0,4% di agosto.
Il rallentamento dell’inflazione ha alimentato ulteriormente la pressione sulla Banca Centrale Europea perché implementi nuove misure di stimolo per contenere la minaccia di deflazione nella regione, dopo l’improvvisa decisione della banca di tagliare i tassi al minimo storico il mese scorso.
Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione della zona euro è rimasto invariato all’11,5% ad agosto.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,46% a 85,15, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 86,20, un valore che non si registrava dal giugno 2010.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,11% a 109,60, non lontano dal massimo degli ultimi sei anni toccato ieri di 109,75.
La richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta dalle aspettative che la Federal Reserve possa presto decidere di alzare i tassi di interesse.
Un report pubblicato ieri ha mostrato che i consumi delle famiglie sono aumentati ad un tasso maggiore del previsto ad agosto, segnale che la ripresa economica dovrebbe continuare nel trimestre corrente.
I traders attendono il report sull’occupazione non agricola statunitense previsto per venerdì, dopo il report di agosto che è risultato poco al di sotto delle aspettative.
La sterlina scende al minimo di due settimane contro il dollaro, con il cambio GBP/USD giù dello 0,22% a 1,6206.
Nel Regno Unito, i dati di oggi hanno mostrato che l’economia britannica è cresciuta dello 0,9% nel secondo trimestre, in aumento rispetto alla stima preliminare dello 0,8%, mentre il tasso annuo di crescita è rimasto invariato al 3,2%.
La sterlina ha toccato il massimo degli ultimi due anni contro la moneta unica, con la coppia EUR/GBP giù dello 0,41% a 0,7778.
Il franco svizzero è al minimo degli ultimi 14 mesi, con il cambio USD/CHF su dello 0,59% a 0,9568.
Il dollaro australiano, neozelandese e canadese sono stabili vicino ai minimi plurimensili, con il cambio AUD/USD a 0,8731 e la coppia NZD/USD a 0,7761. Il cambio USD/CAD si è attestato a 1,1168 in attesa del report mensile sul PIL canadese previsto nel corso della giornata.