STRASBURGO (Reuters) - L'Europa è aperta al libero scambio ma è necessario che la stessa apertura si riscontri anche nelle altre regioni del mondo e Bruxelles si adopererà per controllare rigorosamente gli investimenti stranieri negli asset o nelle aziende europee considerate strategiche.
Lo ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione.
"Non siamo partigiani ingenui del libero scambio. L'Europa deve sempre difendere i propri interessi strategici. E' la ragione per cui proponiamo oggi un nuovo quadro europeo sull'esame degli investimenti", ha detto Juncker, rivolgendosi al Parlamento europeo.
"Se un'impresa pubblica straniera vuole acquisire un porto europeo considerato strategico, un segmento della nostra infrastruttura energetica o una delle nostre società nel settore della tecnologia della difesa, si deve procedere in modo trasparente tramite un esame approfondito e un dibattito", ha aggiunto.
"Fa parte della nostra responsabilità politica sapere ciò che succede in Europa per essere in grado, laddove necessario, di tutelare la nostra sicurezza collettiva".
Juncker ha aggiunto che l'Ue intende concepire una nuova strategia industriale per rendere più competitive le aziende.
Germania, Francia e Italia hanno mostrato gradimento verso la proposta della Commissione europea: "L'Europa e ovviamente la Germania sono e resteranno aperte agli investimenti esteri. Ma dobbiamo evitare che altri Stati traggano vantaggio dalla nostra apertura per perseguire i propri interessi di politica industriale", ha dichiarato il ministro tedesco per gli Affari economici Brigitte Zypries, in una nota congiunta con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il collega francese dell'Economia Bruno Le Maire.