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Dollaro al massimo di 2 decenni tra i timori per la crescita globale

Pubblicato 09.05.2022, 09:10
Aggiornato 09.05.2022, 08:52
© Reuters

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Di Peter Nurse

Investing.com - Il dollaro schizza al massimo di due decenni negli scambi europei di questo venerdì, con i trader che vi cercano rifugio nei timori per la crescita economica globale, puntando al rendimento.

Alle 08:50 CEST, l’indice del dollaro, che replica il biglietto verde contro un paniere di altre sei valute, sale dello 0,5% a 104,170, arrivando ad un livello che non si vedeva da 20 anni, dopo essere salito per la quinta settimana di fila la scorsa settimana.

La guerra in Ucraina ed i lockdown più severi contro il COVID-19 a Pechino e Shanghai creano incertezza per la crescita economica in Europa ed Asia.

Questa settimana saranno pubblicati l’indice ZEW sul sentimento economico tedesco ed i dati preliminari sul PIL del primo trimestre in Regno Unito; entrambi dovrebbero rivelare un rallentamento.

Dai dati di questa mattina è emerso che la crescita delle esportazioni cinese è rallentata alle cifre singole ad aprile, crescendo del 3,9% rispetto all’anno scorso ed in confronto al +14,7% di marzo. Si tratta della crescita più lenta dal giugno 2020.

I dati di venerdì invece hanno rivelato che l’occupazione non agricola USA è aumentata di 428.000 unità ad aprile, più del previsto. Ciò suggerisce che la domanda di lavoro resta forte, con le aziende che cercano di assumere per tenere il passo con la resiliente domanda dei consumatori.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,4% a 1,0509, poco sopra il recente minimo di 1,0469, la coppia USD/JPY sale dello 0,4% a 131,12, massimo di due decenni, il cambio GBP/USD va giù dello 0,5% a 1,2277, nuovo minimo di 22 mesi, malgrado la decisione della Banca d’Inghilterra di alzare i tassi di interesse per il quarto vertice di fila giovedì.

La Federal Reserve la scorsa settimana ha annunciato un aumento da 50 punti base e il rendimento dei bond governativi decennali USA continua a salire in vista del dato di mercoledì sull’inflazione, nei timori di una sorpresa al rialzo.

I mercati dei future mettono in conto una probabilità del 75% di un rialzo da 75 bps in occasione della riunione di giugno della Fed ed un inasprimento totale di oltre 200 bps entro fine anno.

I policymaker della Banca Centrale Europea cominciano a parlare più apertamente di un aumento dei tassi, con il governatore della banca centrale austriaca Robert Holzmann, noto falco, che in un’intervista del weekend ha dichiarato che la banca dovrebbe alzare i tassi di interesse tre volte quest’anno per combattere l’inflazione.

Intanto, il cambio USD/CNY sale dello 0,8% a 6,7200, ad un nuovo minimo di 18 mesi, sulla scia dei dati commerciali cinesi e del persistere dei lockdown per il Covid-19, mentre la coppia AUD/USD segna -1,1% a 0,7000, staccandosi dal minimo di gennaio.

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