Investing.com - Il dollaro tocca un nuovo massimo di tre mesi contro lo yen questo mercoledì, spinto dalle speculazioni sul futuro della politica monetaria e fiscale USA e dai dati statunitensi incoraggianti.
Il cambio USD/JPY è scambiato a 114,10 alle 08:52 (12:52 GMT) dopo aver segnato il massimo intraday di 114,25, il massimo dall’11 luglio.
Il dollaro continua a guadagnare terreno contro la valuta nipponica dopo i dati del Dipartimento per il Commercio USA secondo cui gli ordinativi di beni durevoli sono saliti del 2,2% a settembre, mentre gli ordinativi di beni capitali core sono schizzati del 3,8% su base annua.
I dati indicano che l’aumento delle spese delle imprese sta contribuendo a supportare la manifattura.
Il dollaro è stato incoraggiato nelle ultime sedute dalle speranze di una riforma fiscale dopo che il Senato ha approvato una misura di bilancio che consentirà ai Repubblicani di tagliare le tasse senza il supporto dei Democratici.
La richiesta del dollaro è stata supportata inoltre dalle speculazioni di un aumento più veloce dei tassi di interesse se l’attuale presidente della Federal Reserve Janet Yellen, il cui mandato terminerà a febbraio, dovesse essere sostituita da un candidato più interventista.
Il Presidente Donald Trump ha reso noto di stare valutando cinque candidati alla posizione, tra cui Yellen, considerata dagli investitori la più cauta.
Le speculazioni su un presidente della Fed più interventista contribuiscono a ridimensionare i timori di uno scontro all’interno del Partito Repubblicano, che potrebbe frenare gli sforzi di Trump di implementare la sua agenda politica.
L’euro è stabile contro il dollaro, con la coppia EUR/USD su dello 0,14% a 1,1779 in attesa del vertice di domani della Banca Centrale Europea, in occasione del quale il Presidente Mario Draghi dovrebbe aggiornare i mercati sul futuro del programma di stimolo della banca.
La sterlina sale, con il cambio GBP/USD su dello 0,89% a 1,3253 dopo i dati che hanno rivelato che la crescita economica britannica ha visto una ripresa nel terzo trimestre, facendo salire le probabilità che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi di interesse il mese prossimo.
Il cambio EUR/GBP scende dello 0,77% a 0,8886.
Il dollaro australiano è crollato al minimo di quattro mesi e mezzo nella notte, con la coppia AUD/USD giù dello 0,75% a 0,7717 poiché i dati inaspettatamente deboli sull’inflazione nazionale hanno ridotto le aspettative di un aumento dei tassi da parte della banca centrale del paese nei prossimi mesi.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 93,67.