Investing.com - Il dollaro continua a scendere contro i rivali questo giovedì, crollando al minimo di tre settimane dopo che la Federal Reserve ha ridotto le previsioni sui prossimi aumenti dei tassi per quest’anno, in un clima di incertezza per le prospettive economiche globali.
La Fed ha lasciato i tassi di interesse invariati a conclusione del vertice ieri ed ha reso noto che sarà “paziente” prima di effettuare altri interventi, facendo un passo indietro rispetto alla precedente affermazione secondo cui saranno necessari “ulteriori graduali” aumenti dei tassi.
“La Fed è arrivata a far aumentare le aspettative sulla cautela ... la sua pronta reazione significa che le probabilità di una recessione sono svanite”, afferma Michael McCarthy, esperto di strategie dei mercati di CMC Markets.
“L’indice del dollaro potrebbe segnare 93,5 se il livello di supporto di 95 venisse infranto … Mi aspetto che le valute legate alle materie prime come l’aussie, il kiwi e il dollaro canadese vadano bene”.
Il dollaro australiano sale, con la coppia AUD/USD su dello 0,34% a 0,7268, dopo essere rimbalzato dell’1,36% ieri.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro sei rivali, scende dello 0,13% a 94,91 alle 03:37 ET (08:37 GMT), vicino al minimo di tre settimane, dopo essere sceso dello 0,5% ieri.
Il biglietto verde era sulla difensiva già prima dei segnali di cautela della Fed, con i policymaker che nelle ultime settimane avevano parlato di un approccio cauto dopo i quattro aumenti dei tassi del 2018.
E non sorprende che gli analisti siano ribassisti sul dollaro, tra lo scontro commerciale USA-Cina e l’aumento delle pressioni sulla crescita globale che minacciano di colpire l’economia USA. Il biglietto verde è andato bene lo scorso anno grazie agli aumenti dei tassi ed alla forza dell’economia statunitense.
I mercati globali sono stati spaventati da una serie di dati sulla crescita più deboli del previsto pubblicati da Cina ed Europa nelle ultime settimane e dal fatto che il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le previsioni sulla crescita globale la scorsa settimana.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,31% a 108,66.
L’euro sale, con il cambio EUR/USD in salita dello 0,23% a 1,150: il tono cauto della Fed ha fatto passare in secondo piano il brusco rallentamento delle vendite al dettaglio tedesche a dicembre.
Anche la sterlina si rafforza contro la valuta USA, con il cambio GBP/USD su dello 0,21% a 1,3142, ma i guadagni resteranno limitati nell’incertezza per i piani del paese per evitare una Brexit senza accordo.
La sterlina è stabile contro l’euro, con la coppia EUR/GBP a 0,8746.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters