Investing.com - Il dollaro resta debole contro le altre principali valute questo martedì, la pubblicazione dei dati migliori del previsto sulla crescita economica USA del primo trimestre ha fatto aumentare la domanda di investimenti più rischiosi.
La terza stima del prodotto interno lordo del primo trimestre USA ha rivelato una crescita dell’1,1%, rivista al rialzo dalla stima iniziale dello 0,8%. Gli analisti avevano previsto una crescita dell’1,0%.
Tuttavia, la spesa reale dei consumatori per il primo trimestre dell’anno è stata rivista al ribasso all’1,5%, dall’1,9% stimato in precedenza. Gli economisti avevano previsto una revisione al rialzo al 2,0%.
Il cambio GBP/USD schizza dell’1,18% a 1,3380, staccandosi dal minimo di 31 anni di 1,3122 segnato ieri, un livello che non si registrava dal 1985. Il selloff di due giorni della sterlina registrato venerdì e ieri è stato il peggiore della storia recente.
Le borse globali hanno segnato i due giorni di crolli peggiori della storia, con un’ondata di vendite che ha portato via circa 3 mila miliardi di dollari dal mercato.
Le agenzie di rating Standard & Poor’s e Fitch Ratings hanno abbassato il rating del credito britannico ieri ed hanno avvertito che sono possibili ulteriori tagli.
S&P, l’unica agenzia di rating principale a mantenere una Tripla A per il Regno Unito, ha abbassato il rating ad AA, mettendo in guardia sulla Brexit che costituisce una minaccia per l’integrità costituzionale ed economica del paese.
Fitch ha abbassato il rating da AA+ ad AA, prevedendo un “brusco rallentamento” della crescita a breve termine.
Il Primo Ministro britannico David Cameron si recherà a Bruxelles quest’oggi per discutere del voto sulla Brexit con i leader europei.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,46% a 1,1077, staccandosi dal minimo di tre mesi di 1,0908 segnato venerdì, mentre la coppia EUR/GBP scende dello 0,70% a 0,8277, ancora vicino al massimo di due anni di ieri di 0,8378.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,35% a 102,35, dopo aver toccato il minimo di 99,15 venerdì, il minimo dal novembre del 2013, mentre la coppia USD/CHF è stabile a 0,9780.
Il dollaro australiano e quello neozelandese restano positivi, con la coppia AUD/USD che sale dello 0,96% a 0,7399 ed il cambio NZD/USD che schizza dell’1,13% a 0,7074.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,31% a 1,3029.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,53% a 96,04, staccandosi dal massimo di tre mesi di 96,86 registrato nella seduta precedente.