LONDRA (Reuters) - Il dollaro ha gestito con compostezza il verdetto della Fed, cedendo terreno contro euro, ma mostrando un temporaneo rialzo contro altre valute. Le dichiarazioni che si sono accompagnate alla decisione di politica monetaria riducono ma non cancellano le possibilità di un aumento dei tassi al prossimo meeting di marzo. Lo yen si è rafforzato contro il dollaro dopo le dimissioni del ministro dell'Economia giapponese Akira Amari, arrivando a 118,61 yen per dollaro dai 118,90 yen precedenti l'annuncio.
** "In generale, le dichiarazioni riflettono la cautela che ci si aspetterebbe da una banca centrale nell'attuale ambiente volatile. Ma la Fed non ha deviato dal suo precedente messaggio, con le future mosse che restano nelle mani dei dati in arrivo" scrivono gli analisti di Anz in una nota ai clienti.
** Il Fomc ha confermato ieri i tassi di riferimento a 0,25%-0,50%, livello raggiunto il mese scorso con la prima stretta dopo circa un decennio. Nel comunicato l'istituto centrale dice di stare "monitorando da vicino" gli sviluppi finanziari ed economici a livello globale, per "valutare la loro implicazione sul mercato del lavoro e sull'inflazione".
** Attorno alle 10, l'indice del dollaro vale 98,880 con un calo di circa 0,03% dopo essere salito fino a 99,105.
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