Investing.com - Il dollaro scende questo venerdì, dopo essere brevemente salito in precedenza sulla scia della conclusione delle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina in cui ci sono stati pochi progressi.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 95,44 alle 1:18 ET (05:18 GMT).
I due giorni di trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti ieri sono terminate senza alcuna svolta rilevante.
“Abbiamo terminato i due giorni di discussioni con le controparti cinesi e ci siamo scambiati opinioni su come raggiungere correttezza, equilibrio e reciprocità nel rapporto economico”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Lindsay Walters.
Nel frattempo, è stata introdotta una nuova serie di dazi USA su 16 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina, seguita immediatamente da dazi cinesi di uguale valore.
L’attenzione degli investitori si sposta ora sul discorso del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell che si terrà nel corso della giornata al vertice annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole, nel Wyoming.
I mercati seguiranno da vicino le parole del Presidente della Fed per capire se confermerà l’indipendenza della banca centrale dopo che a inizio settimana il Presidente USA Donald Trump si è detto “non entusiasta” dei recenti aumenti dei tassi ed avrebbe affermato durante una raccolta fondi che si aspettava che Powell sarebbe stato un presidente da “denaro a buon mercato”.
“Penso che Powell possa indicare che a prescindere dalle pressioni politiche la Fed continuerà con gli aumenti dei tassi fin quando l’economia statunitense continuerà a crescere”, afferma Masafumi Yamamoto, a capo delle strategie monetarie di Mizuho Securities.
“Se il mercato dovesse confermarlo, allora ritengo che la forza del dollaro continuerà, soprattutto contro lo yen e che il cambio dollaro/yen si dirigerà verso il livello di 112 o il massimo di luglio di circa 113”.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,1% a 111,41. Il dollaro è salito di quasi lo 0,7% contro la valuta nipponica ieri, quando i verbali della Fed hanno rivelato che i funzionari hanno parlato di un prossimo nuovo aumento dei tassi.
Intanto, la coppia AUD/USD recupera le perdite precedenti e sale dello 0,5% a 0,7285 dopo che il partito Liberale al governo ha votato il Tesoriere Scott Morrison come prossimo Primo Ministro dell’Australia.
Sotto i riflettori anche il dollaro di Hong Kong: l’Autorità Monetaria di Hong Kong (HKMA), di fatto la banca centrale della città, è dovuta intervenire nuovamente ed ha comprato più di 1,8 miliardi di dollari di Hong Kong (225 milioni di dollari) di valuta locale per mantenere l’ancoraggio al dollaro visto che il biglietto verde è salito a conclusione delle trattative USA-Cina. La moneta della città ha segnato il minimo del suo range di trading consentito a 7,85 dollari di Hong Kong per il terzo giorno consecutivo.