Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle valute questo mercoledì, in vista della decisione di politica monetaria della Federal Reserve, mentre la sterlina si stabilizza dopo essere scesa nella seduta precedente in un clima di apprensione per la prospettiva di una Brexit senza accordo.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro sei rivali, si attesta a 95,48 alle 03:05 ET (08:05 GMT) L’indice ha segnato il minimo di 95,30 ieri, il minimo di due settimane.
La Fed dovrebbe lasciare i tassi di interesse invariati al termine dei due giorni di vertice sulla politica monetaria nel corso della giornata, dopo averli alzati quattro volte l’anno scorso.
Ciò significa che l’attenzione sarà rivolta soprattutto sulla conferenza stampa del Presidente Jerome Powell e sugli ultimi aggiornamenti sulle prospettive di politica monetaria della banca. I recenti commenti dal tono cauto dei funzionari hanno indicato un ritmo più lento degli aumenti dei tassi quest’anno, nei timori per il rallentamento della crescita globale e per i mercati finanziari altalenanti.
I trader hanno messo in conto poche probabilità di un aumento dei tassi nel 2019, sebbene molti economisti intervistati la scorsa settimana da Reuters se ne aspettino ancora due, nel secondo e nel quarto trimestre.
“La Fed dovrebbe lasciare invariata la politica monetaria. Ma il dollaro potrebbe subire delle pressioni se la Fed decidesse di mettere in luce gli effetti negativi del blocco delle attività amministrative nelle sue dichiarazioni”, spiega Masafumi Yamamoto, esperto di strategie Forex di Mizuho Securities.
I riflettori dei mercati restano puntati sulle trattative commerciali che si terranno a Washington oggi e domani, mentre venerdì è previsto l’attesissimo report sull’occupazione statunitense.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY che tocca il minimo della notte di 109,22.
Stabile la sterlina, con il cambio GBP/USD a 1,3074 dopo essere sceso dello 0,63% ieri sera quando la Camera dei Comuni ha respinto una proposta finalizzata ad evitare potenzialmente una Brexit senza accordo. Il Regno Unito lascerà l’UE il 29 marzo.
“Difficile dire quale sarà il prossimo passo della sterlina. Ma la scadenza della Brexit del 29 marzo probabilmente sarà prorogata e il punto focale è capire quando e come sarà decisa tale proroga”, afferma Yukio Ishizuki, esperto senior di strategie monetarie di Daiwa Securities.
La sterlina è stabile contro l’euro, con la coppia EUR/GBP a 0,8742.
L’euro è pressoché invariato contro il biglietto verde, con il cambio EUR/USD a 1,1430 dopo essere salito al massimo di due settimane di 1,1449 nella notte.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters