Investing.com – Il dollaro USA è stabile contro le principali controparti questo lunedì, nei timori che i politici statunitensi non riescano a trovare un accordo per evitare una crisi fiscale per fine anno, spingendo la domanda del biglietto verde come valuta rifugio.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salita contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,16% a 1,3211.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi sul precipizio fiscale statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
I dubbi sul raggiungimento di un accordo sono aumentati giovedì, dopo che il Portavoce John Boehner ha ritirato il cosiddetto “Piano B”, un’alternativa al precipizio fiscale che prevedeva un aumento delle imposte solo per i cittadini che dichiarano oltre 1 milione di dollari all’anno, poiché i colleghi repubblicani non lo hanno supportato.
La Casa Bianca si aggiorna a dopo Natale, alimentando i timori che i responsabili non riusciranno ad evitare il precipizio fiscale. Senza un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ricadere in recessione e trascinare con sé gran parte dell’economia mondiale.
Un’ulteriore preoccupazione arriva dopo che il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha ufficialmente messo fine al suo mandato dopo 13 mesi, aprendo così la strada all’incertezza verso le elezioni di febbraio.
Il biglietto verde è in calo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,14% a 1,6192.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,22% a 84,43, in calo contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,23% a 0,9138.
Il biglietto verde è stabile contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,03% a 0,9929, AUD/USD in salita dello 0,01% a 1,0402 e NZD/USD in salita dello 0,01% a 0,8232.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,14% a 79,53.
I volumi si prevedono ridotti poiché molti traders hanno chiuso per bloccare i profitti prima di fine anno, riducendo la liquidità nel mercato ed aumentando la volatilità.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salita contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,16% a 1,3211.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi sul precipizio fiscale statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
I dubbi sul raggiungimento di un accordo sono aumentati giovedì, dopo che il Portavoce John Boehner ha ritirato il cosiddetto “Piano B”, un’alternativa al precipizio fiscale che prevedeva un aumento delle imposte solo per i cittadini che dichiarano oltre 1 milione di dollari all’anno, poiché i colleghi repubblicani non lo hanno supportato.
La Casa Bianca si aggiorna a dopo Natale, alimentando i timori che i responsabili non riusciranno ad evitare il precipizio fiscale. Senza un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ricadere in recessione e trascinare con sé gran parte dell’economia mondiale.
Un’ulteriore preoccupazione arriva dopo che il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha ufficialmente messo fine al suo mandato dopo 13 mesi, aprendo così la strada all’incertezza verso le elezioni di febbraio.
Il biglietto verde è in calo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,14% a 1,6192.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,22% a 84,43, in calo contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,23% a 0,9138.
Il biglietto verde è stabile contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,03% a 0,9929, AUD/USD in salita dello 0,01% a 1,0402 e NZD/USD in salita dello 0,01% a 0,8232.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,14% a 79,53.
I volumi si prevedono ridotti poiché molti traders hanno chiuso per bloccare i profitti prima di fine anno, riducendo la liquidità nel mercato ed aumentando la volatilità.