Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, mentre sui mercati cresce l’attesa per i dati del settore privato sulla fiducia dei consumatori USA previsti nel corso della giornata e per la dichiarazione mensile di politica monetaria della Federal Reserve in agenda per domani.
I traders attendono l’indice immobiliare S&P/Case Shiller ed il report sulla fiducia dei consumatori USA nel corso della giornata per avere maggiori informazioni sulla forza della ripresa, in vista della dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per domani.
I recenti report deludenti sull’occupazione, le vendite di case e la produzione industriale hanno spinto gli investitori a rinviare le aspettative sulla tempistica di un primo aumento dei tassi da parte della banca centrale statunitense, facendo scendere il dollaro.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,27% a 96,63.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,34% a 1,0927.
L’euro ha trovato supporto in seguito alla decisione del Primo Ministro greco Alexis Tsipras di cambiare il team che si sta occupando delle trattative con i creditori internazionali, e si spera che entro l’inizio di maggio possa essere stato raggiunto un accordo.
Anche la sterlina è in salita, con la coppia GBP/USD su dello 0,30% a 1,5282, staccandosi dal minimo di 1,5177 segnato precedentemente.
La sterlina è infatti andata sotto pressione dopo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico secondo cui il prodotto interno lordo è salito dello 0,3% nel trimestre terminato a marzo, in calo dallo 0,6% dell’ultimo trimestre del 2014. Si tratta del tasso di crescita più lento dal quarto trimestre del 2012.
Gli economisti avevano previsto un calo minore, pari allo 0,5%.
Su base annua, l’economia britannica è cresciuta del 2,4%, al di sotto del 2,6% previsto e dopo la crescita del 3,0% nell’ultimo trimestre del 2014.
Gli investitori attendono inoltre l’esito delle elezioni che si terranno il 7 maggio nel Regno Unito e che potrebbero portare al cosiddetto parlamento “appeso”, in cui cioè nessun partito ha voti sufficienti per governare da solo, e dunque ad una coalizione instabile che potrebbe pesare sulla crescita.
Intanto, il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 118,98 ed in salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF su dello 0,39% a 0,9585.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono al rialzo, con il cambio AUD/USD su dello 0,87% al massimo di un mese di 0,7926 e la coppia NZD/USD in salita dello 0,50% a 0,7685.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,15% a 1,2068.