Di Peter Nurse
Investing.com – Dollaro USA in rialzo questo martedì, al contrario dell’euro per via delle possibili nuove sanzioni contro la Russia, mentre il dollaro australiano ha ricevuto una spinta dalla banca centrale.
Al momento, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è in leggerissimo calo a 98,955. Questa settimana gli investitori stanno aspettando il rilascio dei verbali della Federal Reserve, in agenda per domani.
Salgono le aspettative verso un intervento più aggressivo da parte della banca centrale durante il vertice di maggio, specialmente dopo i dati che hanno mostrato un mercato del lavoro forte, con l’occupazione non agricola in salita di 431.000 unità il mese scorso, ed il tasso di disoccupazione al minimo di due anni del 3,6%.
In attesa dei verbali, oggi sono attesi dati PMI non manifatturieri dell’ISM relativi al mese di marzo alle 16:00 CEST e tre interventi da tre diversi presidenti della Fed: Neel Kashkari, Lael Brainard e John Williams.
Il cambio AUD/USD è salito dello 0,9% a 0,7607, al massimo di nove mesi dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0,1%.
Il biglietto verde è invariato contro l’euro: il cambio EUR/USD è a 1,097, vicino al minimo di due settimane, dopo le notizie di possibili nuove sanzioni per i crimini di guerra compiuti dalle forze russe contro i civili ucraini nella città di Bucha.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che Putin e i sostenitori “sentiranno le conseguenze” degli eventi a Bucha, mentre il consigliere di Biden sulla sicurezza nazionale, Jake Sullivan, ha dichiarato che questa settimana saranno annunciate delle sanzioni USA contro Mosca.
Il cambio USD/JPY è sceso dello 0,2% a 122,58.
La coppia GBP/USD è in salita dello 0,2% a 1,3133, il cambio {2111|USD/CNY}} è stabile a 6,3638, mentre la coppia USD/TRY è in salita dello 0,1% a 14,7092; ieri in Turchia l’inflazione ha toccato il massimo di 20 anni, con l’IPC in salita del 61,1%.