Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro sale negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, in seguito ai verbali della Federal Reserve che hanno indicato un ulteriore inasprimento monetario all’orizzonte.
Alle 09:20 CEST, l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,3% a 106,828.
Nei verbali del vertice di luglio della Federal Reserve si legge che i policymaker hanno visto “poche prove” per il momento di una riduzione delle pressioni, segnale che non ci sarà un rallentamento immediato degli aumenti dei tassi di interesse, fino a quando i prezzi non saranno sotto controllo.
“La questione è se la Fed intenda usare questi verbali come strumento di comunicazione per smentire l’idea di un ciclo di allentamento nel 2023. Le parole post-vertice della Fed suggeriscono che sia così”, scrivono in una nota gli analisti di ING.
Nel corso della seduta sono attesi i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia.
Intanto, il cambio EUR/USD scende dello 0,3% a 1,0151 in vista del dato finale sull’indice IPC della zona euro di luglio, che dovrebbe confermare un’inflazione al consumo annua dell’8,9%.
Le prospettive sull’inflazione nella regione non sono migliorate dall’aumento dei tassi di luglio da parte della BCE, secondo Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo, che lascia intendere che voterà a favore di un altro forte aumento il prossimo mese, malgrado i rischi di recessione.
La BCE ha alzato i tassi di 50 punti base il mese scorso, temendo che l’inflazione rischi di diventare radicata.
La coppia GBP/USD scende dello 0,3% a 1,2010, dopo che i prezzi al consumo britannici sono schizzati sopra il 10,1% su base annua a luglio, il massimo dall’inizio del 1982.
La Banca d’Inghilterra alza i tassi di interesse da dicembre.
Di recente ha avvertito che l’economia del paese probabilmente entrerà in recessione nel quarto trimestre e che potrebbe durare per oltre un anno.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,2% a 135,26, con i rendimenti statunitensi più alti che continuano a pesare sulla valuta nipponica, mentre il cambio AUD/USD scende dello 0,3% a 0,6913.
La coppia USD/CNY sale dello 0,2% a 6,7939, dopo il profit warning di Country Garden Holdings che ha scatenato i timori per un rallentamento della seconda economia mondiale.
La coppia USD/TRY sale dello 0,1% a 17,9641: la banca centrale turca dovrebbe lasciare il tasso di riferimento al 14% per l’ottavo mese di fila nel vertice di questo giovedì.
La lira turca è crollata di circa l’1,5% dal precedente vertice di luglio.